Troppe specie estinte o quasi. Dall'Onu un richiamo al mondo

Nella giornata mondiale dell'Ambiente i dati di un massacro che non conosce soste. Tante iniziative e tanti richiami ai governi per un Pianeta sempre più povero di biodiversità e più ricco di bracconieri

Scimpanzé in una foto AFP

Scimpanzé in una foto AFP

Roma, 5 giugno 2016 - Si celebra oggi, 5 giugno, la Giornata Mondiale dell'Ambiente istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre 1972 con la Risoluzione 2994. La data fu scelta per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente tenutasi a Stoccolma dal 5 al 16 giugno del 1972: in questa occasione, infatti, venne adottata la Dichiarazione di Stoccolma che definì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell'uomo in relazione all'ambiente. Il tema di quest'anno, "Go Wild for Life" vuole richiamare l'attenzione sul commercio illegale degli animali selvatici. L'uccisione e il traffico delle specie in via di estinzione non solo minacciano la biodiversità ma danneggiano anche l'economia, favoriscono il crimine organizzato e incrementano la corruzione. La campagna "Go Wild for Life" celebra le specie a rischio e invita a intraprendere azioni per la loro salvaguardia.  

I DATI DEL FENOMENO. Negli ultimi sessant'anni gli orangotango sono diminuti del 50% a causa della distruzione del loro habitat naturale; gli elefanti asiatici vengono cacciati illegalmente per ricavarne avorio dalle zanne; il guscio delle tartarughe marine viene usato per creare gioielli e prodotti artigianali per turisti; tra il 2007 e il 2014 la caccia ai rinoceronti è aumentata del 9,000%. Inoltre, nel 2011, la specie dei rinoceronti di Java presenti in Vietnam e la specie del rinoceronte nero occidentale in Camerun si sono estinti. Alcuni grandi primati (gorilla, orangotango, scimpanzè) sono spariti da paesi africani quali il Gambia e il Burkina Faso. "Sebbene siano stati raggiunti dei risultati positivi - spiegano le Nazioni unite - la comunità internazionale deve impegnarsi maggiormente introducendo politiche e leggi più efficaci e severe per combattere il commercio illegale degli animali selvatici. È inoltre necessario investire nel controllo e nelle campagne mirate ad aumentare la consapevolezza dei danni che tali traffici illeciti causano alle comunità e all'ambiente". 

BAN KI-MOON: "TUTTI POSSONO CONTRIBUIRE". Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, nel suo messaggio in occasione della Giornata, ha affermato che anche le persone comuni possono contribuire alla lotta al commercio illegale evitando di acquistare prodotti derivanti dalle specie a rischio. Ban Ki-moon ha inoltre accolto con favore l'impegno dell'Angola - paese che quest'anno ospiterà le celebrazioni ufficiali del Wed (World Environment Day - ad incrementare i controlli sull'uccisione illegale di elefanti. Ha inoltre ricordato che alla salvaguardia dell'ambiente è stato dedicato uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, cioè quello di "proteggere, ripristinare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità". 

"La Rai ultimamente non ci sembra più all'altezza del suo compito. Oggi l'Onu celebra la giornata mondiale dell'Ambiente, eppure nei programmi Rai non c'è traccia di un programma di approfondimento sui tanti temi portati all'attenzione della cittadinanza mondiale su bracconaggio, contrabbando di animali protetti, agricoltura sostenibile e molto altro ancora. Spiace non trovare nel nostro servizio pubblico uno spazio per l'approfondimento di temi così importanti". Lo afferma Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]