Mercoledì 24 Aprile 2024

Yoga e meditazione ringiovaniscono la pelle

Una ricerca americana svela: le tecniche di rilassamento e le arti marziali possono attenuare i rossori riducendo le infiammazioni cutanee. Allo studio un farmaco promettente per la psoriasi

Fattori di protezione necessari per una corretta abbronzatura

Fattori di protezione necessari per una corretta abbronzatura

Bologna, 10 agosto 2014 — Genetica, alimentazione, e ora ci si mette anche il sistema nervoso. Tutti fattori che influenzano la bellezza della  pelle in un senso o nell’altro, proteggono o si rivelano, in condizioni di disordine, come elementi di disturbo.

Lo stress può manifestarsi con un’eruzione di brufoli, peggiorare la psoriasi o provocare rossori improvvisi. Ora si torna a pensare che lo yoga e le tecniche di rilassamento possono dare una mano alla cute. Anche la meditazione e il tai chi sono pratiche raccomandate da alcuni dermatologi.

Ma quanto c’è di vero, e quanto è leggenda, quando si parla di componente psicosomatica delle affezioni cutanee?  Richard Granstein, direttore della Dermatologia presso il Weill Cornell Medical College di New York, inervenuto al meeting estivo dell’American Academy of Dermatology di Chicago, ha presentato una relazione in cui insiste nell’ipotesi che ci sia un nesso tra tempeste del sistema nervoso e malattie infiammatorie della pelle. Ad esempio è noto che un dispiacere improvviso, in certe condizioni, è in grado di far venire i capelli bianchi. 

«Molti tipi di cellule epidermiche, incluse quelle del sistema immunitario e i rivestimenti di vene e arterie, possono essere regolate da neurotrasmettitori (peptidi) rilasciati dalle terminazioni nervose degli strati epidermici. Lo stress provoca un aumento del livello di mediatori chimici. Le tecniche di meditazione, come yoga e tai chi, sono risultati efficaci nel ridurlo e possono essere prescritte per migliorare lo stato della pelle».  Circa tre milioni di persone in Italia  soffrono di psoriasi, che non è una malattia contagiosa ma riesce a mandare in crisi chi ne soffre. In realtà da un nuovo farmaco per  la psoriasi in avanzata fase di sperimentazione (Secukinumab) si intravede una soluzione. Le fastidiose placche sulla pelle tendono a scomparire nel giro di dieci settimane,  prurito e fastidio si attenuano e gli effetti si mantengono per tutta la durata della cura, che consiste nella somministrazione di un anticorpo monoclonale interamente umano.

In attesa dell’entrata in commercio dei nuovi farmaci proviamo a consolarci pensando che la stagione estiva può aiutare altre malattie della pelle come l’acne: i raggi ultravioletti hanno un’azione disinfettante e la pelle abbronzata nasconde facilmente tanti tipi di inestetismo. Poi arriverà l'inverno, ma quello è un altro paio di maniche. Meglio comunque sempre pensare alla protezione solare, al tempo stesso evitare di esporsi alle intemperie, come il vento, la pioggia e i repentini mutamenti climatici, che stressano la pelle e la spengono.