Venerdì 19 Aprile 2024

Yemen, l'eterno conflitto tra sciiti e sunniti

La base di insediamento dei ribelli Houthi è nel nord del Paese, mentre il sud è sunnita. Ma lo stato è teatro di uno scontro più ampio fra l’Arabia Saudita, sunnita, e l’Iran, sciita

Abed Rabbo Mansour Hadi, presidente dello Yemen (Ansa)

Abed Rabbo Mansour Hadi, presidente dello Yemen (Ansa)

Il contingente militare nella base navale saudita di Jizan nel mar Rosso meridionale è stato rinforzato. Lo Yemen è il teatro di uno scontro più ampio fra l’Arabia Saudita, sunnita, e l’Iran, sciita. Il regno saudita e gli altri stati sunniti del Consiglio di cooperazione del Golfo (Bahrein, Oman, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar), gli Usa e l’Onu appoggiano il presidente Abdrabbuh Mansur Hadi eletto nel 2012 come candidato di unità nazionale con il 98 per cento dei suffragi (votò il 65 per cento degli aventi diritto). In gennaio i ribelli sciiti Houthi, sostenuti dall’Iran, lo hanno costretto a lasciare la capitale Sana’a. Hadi si è rifugiato ad Aden. Lo scontro fra le grandi potenze regionali ha ricadute locali. La base di insediamento degli Houthi è nel nord del Paese, nel governatorato di Saada. Il sud è sunnita. Nel sud sono insediati i due gruppi rivali del terrorismo sunnita. Il braccio locale del Califfato Islamico, Wilayat  al Yemen, venerdì scorso ha rivendicato la strage di 126 fedeli sciiti uccisi da suoi kamikaze nelle moschee Badr e Hashush di Sanaa  e ha fulminato Murtada bin Zayd al Muhatwari,capo religioso degli Houthi. Al Qaeda nella Penisola Arabica ha preso le distanze. Nei giorni scorsi aveva occupato la città vicina alla base americana di al Anad costringendo alla fuga i consiglieri militari americani ed europei. Lo Yemen è  la “porta” dello stretto di Bab al Mandeb che immette nel Mar Rosso. Per quelle acque passano almeno ventimila navi ogni anno.