Martedì 23 Aprile 2024

Arrossire, che guaio. Dove colpisce la rosacea

Guance rosse, pelle del volto secca e irritabile, capillari: è una malattia infiammatoria, si può trattare

Dove colpisce la rosacea, immagini dal sito www.actonred.it

Dove colpisce la rosacea, immagini dal sito www.actonred.it

Roma, 29 maggio 2015 - La rosacea è una patologia infiammatoria cronica della pelle che colpisce il 7-8% della popolazione italiana; il sintomo più evidente è il rossore costante che si manifesta sul viso con importanti ripercussioni sulla vita di relazione e sulla propria autostima causando un grave stress emotivo. Nel mondo sono oltre 45 milioni le persone affette dalla malattia, molti però non sono ancora in grado di riconoscerne i primi sintomi. Invece il disturbo può essere tenuto sotto controllo applicando le giuste terapie

Molti la confondono con la couperose , ma il nome corretto è rosacea, affiora il più delle volte sulle guance, attorno al naso e sopra le palpebre. Si presenta con rossore, eritema persistente, pustole, capillari superficiali, pelle del viso secca. Per le sue caratteristiche, per l’andamento cronico degenerativo e per le implicazioni psicologiche è bene non sottovalutarla. In Italia sono 3.200.000 le persone colpite da rosacea, circa il 7-8% della popolazione adulta. La malattia è sottovalutata e solo una persona su 10 si rivolge al medico e ottiene una diagnosi.

L'arrossamento del viso associato alla rosacea condiziona a livello emotivo (88% dei casi), sociale (77%), lavorativo (78%) e nel comportamento relazionale (72%) come ha dimostrato una recente indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana, condotta dall’istituto di ricerca Face Value per conto di Galderma in occasione della campagna di sensibilizzazione sulla mallattia Act On Red. La maggior parte delle persone è convinta che il rossore sia una caratteristica naturale della propria pelle. Al contrario, la rosacea è una malattia e in quanto tale va diagnosticata e curata, afferma Giampiero Girolomoni dell'Università di Verona. La rosacea acquisisce la dignità di malattia solo nella sua manifestazione più conclamata quando papule, pustole e ispessimento della pelle hanno già aggravato le condizioni del paziente, mentre il semplice rossore viene ignorato. Invece di risolvere il problema alla radice, le persone affette da rosacea cercano di camuffare l’infiammazione cutanea con l’impiego di cosmetici che, contenendo alcool o profumo, peggiorano la condizione della pelle aumentandone l’infiammazione e l’irritazione; la rosacea è una malattia e come tale va trattata. Oggi esistono tanti rimedi che possono migliorare questa condizione ma, se non curata la rosacea si aggrava e dalle forme più lievi si passa a quelle più gravi.

Le cause della rosacea non sono ancora completamente chiare, si sa che l’infiammazione è alla base di questa patologia e diversi trattamenti possono migliorare la condizione clinica dei pazienti. Con l’intento di produrre un documento condivisibile in ambito scientifico, un gruppo di esperti dermatologi ha messo a punto le Raccomandazioni sulla Gestione della Rosacea con focus sulle opzioni terapeutiche più efficaci, presentate in occasione del congresso nazionale Sidemast.

Una recente indagine sulla percezione globale dell’arrossamento del viso associate a rosacea ha dimostrato come questa condizione influenza in maniera negativa la sfera emotiva e sociale dell’individuo. Ne è risultato che la persona con rosacea è fortemente condizionata a livello emotivo: prova imbarazzo per il giudizio altrui (58%), sul luogo di lavoro si sente imbarazzato nei rapporti con i propri colleghi (32%), ha una minore sicurezza nell’affrontare colloqui di lavoro (27%). Nei rapporti sociali prova imbarazzo per il giudizio di famigliari o amici (23%), è a disagio nel fare nuovi incontri (33%) ed è imbarazzata per il giudizio del proprio compagno/a (25%).

Negli ultimi anni la ricerca dermatologica ha condotto ad una migliore comprensione dei meccanismi correlati alle manifestazioni cliniche della rosacea, conclude Giuseppe Micali - Sezione di Dermatologia all'Università di Catania. Ciò ha anche consentito l’elaborazione e l’introduzione sul mercato di nuovi e validi trattamenti che, se utilizzati in tempo e in maniera appropriata, sono in grado di tenere sotto controllo segni e sintomi della malattia. Oltre ai farmaci già disponibili, tra cui la brimonidina tartrato, una nuova prospettiva terapeutica potrebbe arrivare dall’ivermectina, la molecola che in fase di studio ha mostrato ottimi risultati. Per questo motivo è indispensabile che il paziente, a fronte di sintomi riconducibili alla rosacea, si rechi tempestivamente dal dermatologo di fiducia per una visita.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale