Giovedì 18 Aprile 2024

'Verona Legend Cars': 2000 classiche in mostra. C'è anche il museo Nicolis di Villafranca

La rassegna, alla aule partecipano quarantasette espositori tra club e scuderie e cinque Case automobilistiche, inizia l'8 e finisce doemnica 10 maggio. Un evento di 'integrazione' fra Heritage e contemporaneità, tradizione e innovazione

Lancia al Museo Nicolis di Villafranca

Lancia al Museo Nicolis di Villafranca

Milano, 8 maggio 2015 - E' stata inaugurata questa mattina, e durerà fino a  domenica 10 maggio, 'Verona Legend Cars', la rassegna all'avanguardia nel settore Automotive, novità assoluta nel calendario di Veronafiere.  "Un appuntamento di respiro europeo - ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - che, si rivolge ad un pubblico internazionale per far incontrare il meglio della qualità italiana e dell'Heritage internazionale". "Quarantasette espositori tra club e scuderie con duemila esemplari che saranno in vendita, e la presenza di cinque Case automobilistiche - ha aggiunto - connotano da subito la qualità di questa rassegna". "È un nuovo format - ha aggiunto l'organizzatore Mario Carlo Baccaglini - che mette al centro l'emozione degli appassionati e la comunione tra Heritage e contemporaneità. L'auto ha un bellissimo futuro davanti a sé ed il comparto classic è in grande crescita"

La parola d’ordine, una sorta di fil rouge che attraversa l’intera manifestazione, è “integrazione” fra Heritage e contemporaneità, tradizione e innovazione, un principio che nel mondo del motorismo è ormai un dato di fatto. A condividere l’entusiasmo per questa inedita rassegna che per tre giorni animerà non solo l’area fieristica veronese, ma l’intera città, anche il Museo Nicolis di Villafranca, oggi uno dei più importanti musei privati in Italia e in Europa che, per l’occasione, metterà a disposizione di  alcuni gioielli della sua collezione di auto storiche.  Dal Nicolis infatti arriveranno alcune vetture leggendarie che hanno segnato la storia del motorismo internazionale. “Per me è molto importante operare attraverso una promozione culturale strategica che ci consente di valorizzare il motorismo ed il territorio a livello internazionale grazie alla collaborazione con Eventi e Musei di altissimo profilo” conferma Silvia Nicolis, Presidente del Museo. Per favorire ulteriormente appassionati e turisti il Nicolis ha messo a punto con l’Ente Fiera e gli organizzatori di Verona Legend Cars un accordo che include la visita al Museo di Villafranca con biglietto a tariffa agevolata Pedigree prestigioso, testimonianze del Made in Italy e grandi storie da raccontare sono gli elementi che accomunano queste vetture.  Siete curiosi e desiderate qualche  anticipazione su quello che si potrà ammirare alla Fiera di Verona nell’area del Museo Nicolis? Ecco qui cinque pezzi imperdibili.

Si parte con la sorpresa Bugatti, in mostra al Padiglione 1. Di questo marchio, il Museo Nicolis di Villafranca presenta la Bugatti Type 49: esposta al salone di Parigi nel 1930 è considerata l’ultima Bugatti progettata e prodotta da Ettore che poi lascerà le redini dell’azienda al figlio Jean. Alla Bugatti e al suo mito, Verona Legend Carsdedica una mostra speciale che si avvale della collaborazione di un autentico tempio del motorismo europeo: la Cité dell’Automobile di Mulhouse. Altre Bugatti provenienti dalla Francia completeranno quest’area esclusiva, una chicca da non perdere per chi ha nel cuore questo grande brand italiano.

Poi, Lancia Astura  “Berlina- Padronale Gran Sport”, 1936. Datato 1936, questo splendido esemplare del grande marchio italiano viene ricondotto alla 3° serie di  questa categoria ed è senza dubbio quello per cui vennero ideate le carrozzerie più prestigiose e creative. Il modello del Museo è di tipo “padronale”a 4 luci, una berlina lussuosa, prediletta da chi amava condurre personalmente la propria vettura, senza affidarsi all’autista. Nomi prestigiosi come Pininfarina contribuirono a fare dell’Astura una delle macchine più rappresentative degli anni ’30, tanto è vero che la 4° e ultima serie, prodotta fino al 1939, viene citata anche perché fu utilizzata come auto di rappresentanza su commissione di Mussolini, in un periodo in cui il governo italiano necessitava di vetture ministeriali. Cilindrata 8/2973 cc, velocità massima 130 km/h, potenza 82 CV a 4000 giri/min. Ne furono prodotti circa 1700 esemplari dal 1934 al 1937.

E ancora, Maserati “3500 GT Spider Vignale”, 1960: Una delle auto più rappresentative per la casa del Tridente che presentò la versione spider nel 1960 sulla scorta del successo registrato dalla 3500 GT Coupé, carrozzata Touring, del 1957. Disegnata da Giovanni Michelotti, uno dei più prolifici designer italiani del dopoguerra, e vestita dalla carrozzeria Vignale, la spider venne presentata al Salone di Torino del 1959 già dotata di freni a disco anteriori, diventati poi di serie su tutta la gamma a partire dal 1960.

Ci sarà anche Fiat 1500 C Bertone, 1941. La 1500 fu presentata al Salone dell’auto di Milano nel 1935, con un motore simile a quello della Balilla, al quale erano stati aggiunti due cilindri per un totale di quasi 1500 cc, all’epoca un vero e proprio record! La carrozzeria Bertone fu la prima a interpretare in modo personale il nuovo modello Fiat presentando, già nel 1936, alcune vetture che esaltavano le linee aerodinamiche delle auto di serie. La carrozzeria dell’esemplare proveniente dal Museo Nicolis fu probabilmente disegnata da Mario Revelli di Beaumont verso la fine della seconda Guerra Mondiale e costruita da Bertone nel 1945 con una serie di innovazioni stilistiche e aerodinamiche molto evidenti, dall’inclinazione del parabrezza alla calandra con lo scudo centrale, ai due baffi laterali che richiamano il frontale delle Alfa Romeo. Potenza di 45 CV a 4400 giri/min, poteva raggiungere i 115 Km/h

E per concludere, la Lancia “Dilambda”, 1930: lunga più di cinque metri, la Dilambda è stata l’ammiraglia di casa Lancia fino al 1931, quando venne sostituita dall’ Astura. Inizialmente progettata per il mercato americano, venne poi adattata a quello europeo e presentata al Salone di Parigi nel 1929. Per le eccellenti caratteristiche di guida, prestazioni, comodità e silenziosità di marcia, il telaio della Dilambda fu utilizzato dai più grandi carrozzieri indipendenti italiani e stranieri (per l’Italia Pininfarina, Castagna, Cesare Sala, Stabilimenti Farina) per realizzare carrozzerie esclusive in grado di soddisfare qualsiasi esigenza; basti ricordare la coupé de ville carrozzata Castagna del Museo Nicolis, oggetto di un attento restauro finalizzato a ricreare nell’abitacolo l’atmosfera raffinata di quegli anni .