Venerdì 19 Aprile 2024

Sovana, Sorano e Pitigliano: dentro il triangolo etrusco

In Maremma, nella Toscana nascosta, dove è stato ritrovato il tesoro di Montecristo di Renzo Vatti

Una veduta di Pitigliano

Una veduta di Pitigliano

ALLA SCOPERTA del tesoro del conte di Montecristo, che non si trova affatto sull’isola. Infatti è diventato l’oro di Sovana, centro del «Triangolo etrusco», nel cuore dell’entroterra collinare della Maremma. Il triangolo comprende, oltre a Sovana, Sorano e la celebre Pitigliano. Il tesoro, cioè 498 monete d’oro ben conservate e risalenti all’ultimo periodo dell’impero romano d’occidente e al primo periodo di quello d’oriente, è stato ritrovato nel 2004 durante un restauro all’interno della ex chiesa di San Mamiliano, la più antica del borgo nel cui territorio si trova Sovana. Secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi proprio del tesoro che Dumas aveva ubicato nell’isola di Montecristo. San Mamiliano, infatti, prima di approdare in Maremma, passò alcuni anni nell’isola dove si trova una chiesa-convento a lui intitolata. Una parte di queste monete sono esposte nel museo realizzato appositamente nell’ex chiesa.  MonetaProprio in queste settimane il professor Emanuele Arslan, numismatico di fama, ha completato la nuova catalogazione, sottolineando che si tratta di un tesoretto unico in Italia per quantità, qualità e arco di tempo che le monete coprono. La visita al museo (aperto dalle ore 10-13 e dalle 15-19 anche nei giorni festivi con possibilità di biglietto cumulativo che vale per l’intero parco archeologico) è di grande interesse. Ma tutto il borgo di Sovana, con il palazzo pretorio, il Duomo e la chiesa di Santa Maria, merita una visita e così la necropoli etrusca rupestre, dominata dalla Tomba Ildebranda. Una citazione a sé meritano le «Vie Cave» di Sovana e di Sorano, per non parlare del mistero ancora irrisolto che circonda la loro effettiva utilizzazione.  SI TRATTA di grandissimi corridoi, scavati e tagliati nella roccia lavica, profondi fino a venti metri, larghi tre metri e lunghi diverse centinaia di metri. A Sovana c’è la via detta «Il Cavone», a metà della quale si trova, ben conservata, una svastica che apparteneva alla simbologia etrusca. Da visitare inoltre a Sovana, la «Via Cava» di San Sebastiano, nei pressi della stupenda Tomba della Sirena e a Sorano quella di San Rocco, la più lunga e meglio conservata. Dal Poggio di San Rocco raggiunge il torrente Lente sul quale sorge, scavato nel tufo, la parte antica di Sorano, il cui centro storico è considerato uno degli esempi più interessanti di urbanistica medievale. Sorano, dominato dalla Fortezza Orsini, dotata di bastioni e sotterranei mai violati, rappresenta un intreccio fra storis, arte e architettura medievale. INFINE una visita a Vitozza, la città di pietra vicino a un’altra frazione di Sorano, San Quirico, uno straordinario esempio di civiltà rupestre. Siamo in presenza di 180 grotte, molte delle quali utilizzate come abitazioni fino alla metà del Settecento. Nella stessa area si trovano anche i tipici «colombari» di età romana, oratori rupestri e resti di fortificazioni medievali. 

A Sorano si dorme nella Fortezza

SuiteL’albergo è all’interno della storica Fortezza Orsini di Sorano, una delle più imponenti testimonianze dell’architettura militare medievale della Maremma Toscana. Un ambiente semplice e confortevole, arredato, in gran parte, con mobili d’epoca, permette ai propri ospiti di vivere appieno l'atmosfera storica del luogo. Le camere offrono una incredibile vista sul paesaggio incontaminato delle verdi vallate etrusche. Tel: 0564/633549 - [email protected]   www.fortezzahotel.it

E a Sovana si riposa nel borgo

L’hotel Scilla è al centro di Sovana, intatto borgo medievale che è compreso tra i “100 borghi più belli d’Italia”, incastonato nelle verdi vallate della Maremma collinare. L’albergo dispone di un ristorante interno, parcheggio, sala attrezzata per meeting, ampio giardino. Le camere, assai raffinate e arredate con cura. Tel: 0564/614329  - [email protected]  -: www.albergoscilla.com e www.ristorantedeimerli.com

A Pitigliano spicca la cucina di Angiolina C'è un luogo nella Maremma che sembra fermo nel tempo. Una piccola enoteca schiva a qualsiasi banale atteggiamento commerciale, che propone una carta (ma si arrabbiano se definiamo le scelte del giorno in questo modo) con chicche gourmet ed eccellenze non solo regionali. Carta dei vini dinamica, che accosta ai grandi classici italici qualche etichetta francese e importanti produttori del Collio sloveno.  Da Angiolina è possibile assaggiare i migliori salumi e prosciutti toscani, spagnoli, pecorini di grande eleganza, degli ottimi crostini con scamorza di bufala salernitana e alici di Cetara, le più buone acciughe del Cantabrico, bottarga di Cabras. I primi piatti spaziano dalla amatriciana alle linguine con la colatura di alici e bottarga, carbonara con l'uovo di Parisi, cacio e pepe, paccheri col pomodorino del Piennolo e ricotta salata, spaghetti con le alici fresche oppure una semplice gricia.  Autentico must dell'enoteca sono le degustazioni di pesce crudo per il quale i proprietari macinano chilometri per aggiudicarsi la migliore materia prima, freschissima, sfilettata e lavorata al momento. Solo dieci coperti, impossibile prenotare: primi e pesce crudo mai in carta vengono serviti a discrezione del proprietario soprattutto in base alla reperibilità della materia. Non esistono fronzoli e qualunque portata viene preparata dinanzi agli ospiti.  Al termine delle degustazione, dulcis in fundo, il caffè leggendario della Torrefazione Giamaica, firmato Gianni Frasi. Ampia e selezionata la scelta di gin, vodke, whisky e acque toniche internazionali con cui vengono preparati raffinati aperitivi e long drink. Angiolina, Piazza della Repubblica 209,58017 Pitigliano GR. Mob. 334.2643268; [email protected]; Facebook: angiolinavineria

A Sorano in Hosteria

<Hosteria del Borgo> a Sorano – via del Borgo, 4 - tel. 0564/638431- La tradizione della cucina maremmana in un ambiente accogliente e familiare dove una giovane coppia proprietaria sta in cucina. Lo spirito del ristorante è quello di stare a contatto di gomito, ogni giorno, con soranesi e turisti offrendo piatti a chilometro zero, come sono a chilometro zero l'olio e il vino. Tradizione, cucina genuina, e storia qui si fondono in un’atmosfera unica creata dalle profonde gole delle vecchie cantine scvate nel tufo , Tra le specialità: pici  all'agliata, tortelli maremmani, pappardelle al cinghiale,  <acqua cotta>. Poi tagliata rucola e parmigiano, grigliata di maiale, costolette di agnello e baccalà alla griglia.

Tradizione in tavola

Più tradizionale ma non meno significativo è  <Fidalma> - piazza Busatti, 5 tel. 0564/633056 - Si trova all’ingresso del centro storico. E’ un ambiente ricercato , a metà fra il rustico e il moderno,  dove si propongono numerose specialità Maremmane. Tra le quali ottime zuppe, i tortelli, la cacciagione e gli arrosti misti. e un ottimo agnello <a buglione>.

 21/04/2016