Venerdì 19 Aprile 2024

'Gustacinema', a Monteveglio sfida tra chef in nome di Fellini

Protagonisti di una rovente battaglia tra i fornelli Edoardo Grossi e Lorenzo Venturelli. I piatti proposti, oltre ad ispirarsi al maestro del cinema italiano, romagnolo doc, hanno evidenziato diversi modi di interpretare il piacere del mangiare bene. La giuria si è equamente divisa tra sostenitori della tradizione e innovativi di Marion Guglielmetti

Edoardo Grossi (sinistra) e Lorenzo Venturelli (destra)

Edoardo Grossi (sinistra) e Lorenzo Venturelli (destra)

Bologna, 11 marzo 2015 - Disfida tra chef in nome di Federico. Per Fellini, indimenticabile maestro del cinema italiano, romagnolo doc e quindi bandiera anche della buona tavola delle terre che da Rimini arrivano a Piacenza, due giovani ma riconosciuti talenti dell'alta cucina emiliano-romagnola hanno dato vita alla tenzone nella panoramica sala per incontri della tenuta Santa Croce di Monteveglio. L'occasione l'ha offerta il 'Gustacinema', iniziativa nell'ambito della quarta edizione di Movievalley Bazzacinema Festival Nazionale di Cortometraggi che si concluderà domenica prossima, 15 marzo, con la premiazione dei migliori film in concorso.

Trimalcione 2015 di Edoardo GrossiEdoardo Grossi e Lorenzo Venturelli sono stati protagonisti di una rovente battaglia ai fornelli, deliziando il palato dei dieci giurati, giornalisti ed esperti, chiamati a un verdetto che avrebbe (il condizionale è d'obbligo visto il risultato finale...) dovuto premiare uno dei due giovani masterchef. I piatti proposti, oltre a ispirarsi alle pellicole del regista, hanno anche evidenziato diversi modi di interpretare il piacere del mangiare bene, trasformando la partita in un vero e proprio derby. Grossi, rappresentante della tradizione culinaria dell'appenino bolognese e della Valsamoggia, ha proposto due piatti privilegiando ingredienti tipici del territorio, dal prelibato tartufo a diverse varianti di carni e di insaccati. Viceversa Venturelli, bolognese ma con esperienze maturate in Romagna, si è lasciato ispirare dai sapori dell'orto e dei frutti di mare. I loro nobili padrini, Alberto Bettini del ristorante stellato Amerigo di Savigno e Maurizio Campiverdi dell'associazione 'Chef to Chef' nonché membro dell'Accademia Italiana della cucina, hanno presentato al pubblico, come si conviene in ogni duello degno di questo nome, le caratteristiche delle diverse scuole, sottolineando i raffinati pregi dei piatti preparati per l'occasione: Il sapore della luna e Trimalcione 2015 per Grossi (nella foto a destra), mentre Venturelli ha proposto La dolce vita e Lo sceicco bianco (nella foto a sinsistra).

Sceicco Bianco di Lorenzo VenturelliAl termine degli assaggi, tutti accompagnati dai pregiati vini della tenuta Santa Croce, che oltre a uno straordinario Pignoletto produce l'etichetta Cuvèe Nettuno, bollicine che nulla hanno da invidiare al miglior prosecco della Franciacorta e della Valdobbiadene, è giunta l'ora del verdetto. La giuria si è equamente divisa tra sostenitori della tradizione, quindi dei sapori classici e corposi della cucina di Grossi, e quelli viceversa che hanno apprezzato la mano creativa, innovativa nonché audace di Venturelli. L'ex aequo è stato l'inevitabile lieto fine e l'appuntamento è rinviato a domenica pomeriggio quando saliranno sul palco del Cinemax di Bazzano per ricevere il meritato trofeo che li incorona vincitori del Gustacinema, nonché promettenti chef della nouvelle cousine emiliano-romagnola. 

di Marion Guglielmetti