Alla scoperta della Sicilia orientale

Un tour fra arte, archeologia, benesesre ed enogastronomia Foto e testi di Anna Maria Arnesano e Giulio Badini

Vini della tenuta La Favola

Vini della tenuta La Favola

Arte, archeologia, storia, folclore, paesaggio ed enogastronomia. Queste le motivazioni di un viaggio alla scoperta della maggiore isola italiana, che ha parecchio da offrire al turista colto e curioso. Basti pensare solo agli imponenti resti delle antiche città greche o alle testimonianze, uniche in Italia, delle passate dominazioni araba e normanna, oppure alle tante pregevoli cattedrali e palazzi nobiliari barocchi, nonchè all’entroterra ancora tutta da scoprire. Parliamo della Sicilia, definita la regione dai mille volti, ed in particolare quella greca, l’orientale, per distinguerla da quella occidentale araba e normanna, qui convenuti per testare uno dei tanti percorsi enogastronomici e culturali rientranti nel marchio collettivo “Ruralità Mediterranea”, impegnato a valorizzare le eccellenze di vario genere offerte dal turismo rurale del territorio. Il tour organizzato dai quattro GAL (Gruppo Azione Locale): Eloro, Kalat, Etna, Terre dell’Etna e dell’Alcantara, ha come obiettivo primario la promozione di prodotti agroalimentari tipici dei territori coinvolti, nonchè lo sviluppo e la valorizzazione sotto tutti gli aspetti delle strutture ricettive esistenti per la cura e il benessere psicofisico. In termini mediatici sono forse territori meno conosciuti, piuttosto defilati lungo strade secondarie, ma che non hanno nulla da invidiare quanto alla qualità alle più celebri mete turistiche siciliane.                                                                                                                                    

Da Catania ci si dirige verso Noto (Siracusa), la patria riconosciuta del barocco e sito Unesco patrimonio dell’umanità, per inoltrarsi nell’entroterra, luogo dei saperi e dei sapori, terra d’eccellenza di uno dei migliori vini regionali e nazionali, quel rubino Nero d’Avola (altra pregevole perla barocca) dall’elevata gradazione alcolica e un gusto con sentori di frutta e spezie.

favola La prima tappa è la visita alla Tenuta la Favola. Ci accoglie, nella bellissima struttura del 1800, la proprietaria Valeria Gurrieri (nella foto con il marito), colta e raffinata, che in breve racconta la storia dell’agriturismo e la sua passione per la campagna, insieme al marito Corrado. Quindici ettari tra vigneto ed uliveto votati alla produzione di vino ed olio biologici di alta qualità, dotati tutti di doppia certificazione: italiana e svizzera. Ma la cosa singolare è, sì, la continua ricerca e innovazione, quest’ultima legata, però, a doppio filo al dettaglio e ai particolari di un tempo. Tanto per fare un esempio, i tappi delle bottiglie devono essere di sughero siciliano, così come anche il vetro, rigorosamente siculo. Tant’è. Sarà la conoscenza, la competenza, la conservazione e il rispetto dell’ecosistema che fanno del nero d’Avola, del Fravolato e del Synà, il fiore all’occhiello di questa azienda che ha saputo conservare e coniugare le antiche tradizioni con la modernità e la storia sociale e culturale di oggi. Vini ed olio vantano infatti una peculiarità, nascosta nel profondo del terreno: sono terre calcaree, con elevato contenuto di carbonato di calcio, che fanno filtrare le acque meteoriche in profondità, creando una micro falda di umidità a contatto con sottostanti strati impermeabili anche durante i torridi mesi estivi. E le piante ci guadagnano. Poi c’è il biologico, che bisogna saper fare, non per moda o tornaconto, ma per convinzione etica e con le necessarie competenze. L’erba nei vigneti, ad esempio, viene normalmente tolta anche ricorrendo a pesticidi, con l’erronea convinzione che sottragga energie alla vite.  Invece molte piante, con le loro radici, contribuiscono ad irrorare e ad arieggiare il terreno, garantendo un ambiente più salubre ed ottimale alle piante, e quindi un prodotto migliore e più genuino. Ma per farlo occorre possedere le opportune conoscenze biologiche. [email protected], www.tenutalafavola.it   Feudo StallianiIl percorso si snoda verso l’agriturismo ex feudo Stallaini (nella foto) , circondato dalla natura e situato nel comune di Noto, a soli 3 chilometri della Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile, che protegge un imponente canyon, alto fino a 250 m, ed una necropoli rupestre con 8.000 tombe risalenti al X° sec. a.C. Siamo sui tavolati carsici dei monti Iblei, solcati sui fianchi da profonde fiumare, e vi si giunge attraversando odorosa macchia mediterranea e panorami suggestivi di muretti  a secco. La struttura, dei signori Sarcià, è collocata a ridosso di un’antica cava di pietra dismessa nella seconda metà del secolo scorso, che le conferisce un aspetto assai particolare, dove sono ubicate le camere, il ristorante e due piscine per adulti e bambini. Per le sue peculiarità  questa azienda viene frequentata molto da artisti stranieri, che ne fanno  un laboratorio a cielo aperto. Al recupero della cava è seguito anche il processo d’imboschimento, completato durante il 2011, rispettando le caratteristiche pedoclimatiche dell’area. Bene hanno fatto i proprietari a creare circuiti che dessero ai visitatori l’idea di come, in passato, fosse ricca di vegetazione quella zona, cosicché il visitatore che ama camminare troverà i percorsi aromatici, scoprendo così gli antichi sapori della civiltà contadina e potrà fare, inoltre, escursioni personalizzate nei siti archeologici e naturalistici più significativi della Sicilia sud orientale. L’enorme sala ristorante sembra più un museo, ricco com’è di cimeli di gran pregio - compreso un carretto siciliano – ed in ognuno dei gustosi piatti troverete il sapore di un’erba aromatica. [email protected], www.agriturismostallaini.com

maiolicheGli stupendi percorsi insieme alla scenografia del paesaggio ci conducono in provincia di Catania, nello specifico a Caltagirone, patria della ceramica sicula fin dalla più lontana antichità, famosa per la sua celebre scalinata in maiolica calatina, il museo della ceramica, il panoramico giardino inglese e gli innumerevoli negozi e laboratori artigianali, per visitare la fabbrica di Riccardo Varsallona (nella foto sopra), a cui è collegato anche il negozio di maioliche di alto pregio. Si tratta di uno degli artisti più versatili nell’interpretazione dell’antica tradizione ceramicola locale, oggi affiancato dal figlio Andrea autore innovativo di oggetti e sculture con tecniche particolari di cottura, con l’impiego di smalti capaci di donare curiose sfumature cromatiche.  www.maiolichevarsallona.com, [email protected] tel.093326167/3351329255

Si prosegue per l’Azienda Valle dei Margi, dei fratelli Larocca, a Grammichele, provincia di Catania. Si potrà così visitare un agriturismo di charme con annessi un centro benessere all’avanguardia, la bottega della natura con vendita diretta di prodotti tipici locali, un enorme parco, allestito anche come parco giochi per bambini. www.valledeimargi.it, [email protected], [email protected]

fontanaIl viaggio continua per arrivare a Santa Maria di Lacodia in provincia di Catania. Qui, sulle pendici meridionali del vulcano a 500 m di quota, troviamo la Fontana Del Cherubino (nella foto), un esempio di Azienda Agricola dedita esclusivamente al Turismo Rurale, con una cucina mediterranea da buongustai (si può trovare il menù settimanale in internet) nonostante l’impiego esclusivo di prodotti locali biologici: squisiti i sedanini, carciofi e salsiccia, il risotto alle arance, i ravioli ricotta e spinaci, l’arrosto di maiale.  Il proprietario, ex primario di pediatria, scegliendo di fare il “contadino” ed occuparsi, dunque, personalmente del suo agriturismo, ha mandato un messaggio di come sia possibile cambiare il percorso della nostra storia personale, giunti ad un certo punto della vita. Dopo la presentazione e la premessa, il professor  La Rosa ci accompagna lungo i sentieri di quest’angolo di paradiso. Il terreno è coltivato ad uliveto, dove si produce dell’ottimo olio, il Nocellara Etnea, ma ci sono anche distese di fico d’india, di agrumi e  anche la presenza di galline e cavalli. Pezzo forte della produzione l’olio Dop, ottenuto da piante vecchie di 70 anni: le olive   vengono raccolte a mano e l’olio spremuto a freddo lo stesso giorno, con decantazione naturale di due mesi.  A disposizione degli ospiti una curiosa piscina storica, ottenuta da una vecchia vasca idrica. Gli amanti di geologia potranno andare alla ricerca dei “dicchi”, originali formazioni vulcaniche assai contorte, prodotti da antichissime eruzioni sottomarine. www.fontanadelcherubino.it, [email protected] puistacchiBronte, sul versante occidentale dell’Etna, offre un paesaggio tormentato e improduttivo, sconvolto dalle antiche colate laviche sovrapposte. Ma quello che potrebbe sembrare in apparenza un handicap, in realtà ne costituisce la fortuna. Su questi terreni allignano infatti le migliori piante al mondo di pistacchio (nella foto), prodotto Dop e Presidio Slow Food portato in Sicilia dagli Arabi dal Medio Oriente, un apprezzato seme  utilizzato in mille modi in cucina – dai dolci ai gelati, fino ad insaporire gli insaccati – che fanno del comprensorio brontese la capitale di questo tipo di frutta secca, con un migliaio di produttori, 20 milioni di euro di fatturato annuo e l’ 80 % del prodotto in esportazione. Evergreen è una delle maggiori aziende di lavorazione e commercializzazione del cosiddetto “Oro verde di Bronte”; nel suo spaccio si possono acquistare mille prodotti diversi, oltre ai semi sgusciati e non: liquori, confetture e marmellate, creme, pasta e pesto al pistacchio, torroni e cioccolata.  www.pistacchioevergreen.it

PiccioloTerminiamo il nostro itinerario con la visita al Picciolo Etna Golf Resort & Spa (nella foto), un 4 stelle situato ai piedi dell’Etna e con una vista mozzafiato sulle vette selvagge dei Monti Nebrodi e  le meravigliose gole dell’Alcantara, luogo ideale per ammirare la natura in tutta la sua bellezza, praticare il golf e rilassarsi. Un tempo era un’antica residenza di campagna, appartenente alla famiglia Pennisi di Floristella, eretta nel XVII secolo e riportata agli antichi splendori a fine Ottocento, oggi trasformata in un lussuoso hotel dove si fondono con gusto inconfondibile antico e moderno, passato e presente. 113 camere suddivise in classic, deluxe, junior e suite, oltre le 15 camere nel Club House, cuore pulsante della tenuta. Annesso al Resort un prestigioso campo da golf, primo in Sicilia, con 18 buche che si snoda su un percorso di circa seimila metri, il cui progetto è stato realizzato dall’architetto Luigi Rota Caremoli. In un’epoca di grande attenzione per la salute psicofisica e per l’aspetto estetico del proprio corpo, cresce il numero di quanti – e si commetterebbe un errore pensando che si tratti in maggioranza di donne – si concedono una vacanza con intenti salutari, non poteva mancare il centro Spa. Per chi ama il benessere e il relax, infatti, il Picciolo è sicuramente il posto giusto. Con le sue moderne attrezzature, l’elevato livello ricettivo e il buon rapporto prezzo-qualità, se si considera la vasta offerta di trattamenti per il corpo: palestra, sauna, bagno turco, idromassaggio, piscina idroterapica e massaggi antistress, si rivela la scelta adeguata per questo scopo.  Il ristorante rispecchia la raffinata personalità dei proprietari. La cucina è affidata ad un grande chef, che interpreta in maniera eccellente le ricette della casa. Il menu comprende quanto offre il territorio, dai salumi dei Nebrodi al maialino nero, passando dagli asparagi selvatici ai funghi dell’Etna, dalla ricotta ai formaggi stagionati. Per finire, poi, con la frutta secca e gli agrumi ricreati in inebrianti millefoglie di verdure e sorbetti di frutta di stagione. www.ilpiccioloetnagolfresort.com, [email protected]

Info: www.galkalat.it, [email protected], [email protected]

12/11/2015