Giovedì 18 Aprile 2024

Via il gonfiore, eliminiamo le tossine

Il ristagno di liquidi sotto la cute spesso è collegato a un eccesso di sale introdotto con gli alimenti. Massaggi e pediluvio per avere sollievo

Massaggi

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Milano, 20 agosto 2014 _ L’acqua scorre nel nostro corpo, che è composto per la maggior parte di liquidi. Secondo uno studio recente di Gerald Pollack, professore di bioingegneria a Washington, l’osmosi arriva addirittura a regolare il 99% del volume corporeo. Insomma, per noi è l’acqua è elemento vitale, come lo è per tutto il Pianeta. Il normale ricambio idrico aiuta ad eliminare tossine dall’organismo e a mantenerlo in salute, ma il meccanismo può rallentare oppure incepparsi: si spiegano così i liquidi in eccesso che poi si accumulano in alcune parti anatomiche (più spesso addome, cosce, caviglie) con antiestetici fastidiosi gonfiori. Il problema è più frequente nelle donne e spesso associato alla cellulite, il tormentone femminile per eccellenza. Quali sono i fattori che provocano la ritenzione idrica? Una predisposizione genetica, l’uso di determinati medicinali (ma salviamo la pillola anticoncenzionale: basta scegliere quella giusta), l’alimentazione sbagliata - da controllare anche l’intolleranza al lattosio - la vita sedentaria e l’effetto secondario di patologie quali insufficienza renale, problemi epatici e circolatori da verificare con il medico. Come si combattono gonfiori, edemi e di conseguenza anche la cellulite? Acqua, massaggi, terapie fisiche, dieta.

Sale e bevande gassate possono avere un impatto sul gonfiore. Se ci sono problemi di obesità e pressione il sale deve essere eliminato senza rimpianti. Non soltanto va tolta dalla tavola la saliera, ma va attentamente considerato che alcuni cibi portano in dote una quota di sale occulto. Ad esempio ci sono alcuni tipi di prosciutto crudo, alcuni prodotti precotti, insaccati e piatti saporiti consumati al ristorante che nascondono notevoli quantità di sale. Occorre perciò considerare che più alimenti si mangiano, più si somma la quantità di sale ingerita.

Il consumo smodato di alcol è una delle cause che portano a ritenzione idrica. Nei forti bevitori di birra l’ingrossamento diviene anche più evidente, perché localizzato nelle regioni addominali. Viene aggravato dalla predisposizione genetica, da una scadente alimentazione e dalle abitudini sedentarie. Anche dosi eccessive di vino e liquori possono dare una simile manifestazione, più evidente sotto il diaframma. I vantaggi quando gli alcolici vengono eliminati sono immediati e i centrimetri di troppo alla cintura calano durante la dieta restrittiva.

Il fumo di sigaretta è considerato uno dei fattori che entrano in gioco nella ritenzione idrica. In che modo? Probabilmente nel determinare questo fenomeno entrano in gioco sostanze vasoattive (anche il caffè in questo senso ha un’azione simile) che agiscono direttamente sui recettori che regolano i flussi all’interno del sistema circolatorio. In altri termini, quei centimetri di troppo sui fianchi o sulle gambe non sono solo grasso o cellulite ma anche ristagno di liquidi. Limitando l’azione tossica sulle arterie si riduce il danno.

Come si combattono gonfiori, edemi e di conseguenza anche la cellulite? Prima di tutto stimolando il ricambio, un meccanismo che si mette in moto bevendo tanta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) e in parallelo stimolando questo leggero e costante tsunami a eliminare la ritenzione dei liquidi in eccesso, aumentando di pari passo l’idratazione corporea che aiuta la circolazione sanguigna periferica. «Le acque minerali, con elevato contenuto di magnesio, prezioso per il metabolismo energetico e la sintesi proteica, favoriscono la circolazione sanguigna a livello capillare e contribuiscono allo smaltimento dell’acido lattico responsabile della ritenzione idrica» sottolinea la dottoressa Ester Giaquinto. Fondamentale l’alimentazione: da evitare i cibi salati e conservati e da incentivare il consumo di frutta e verdura, di pasta e cereali integrali, ricchi di fibre che aiutano l’eliminazione delle scorie.

Kiwi, pompelmi e peperoni apportano vitamina C, che mantiene elastici vene e capillari. Sono alleati delle pareti arteriose e venose anche i frutti di bosco, ricchi di bioflavonoidi. «Sì al pesce azzurro e al salmone, grazie agli acidi grassi omega 3 — spiega Evelina Flachi, nutrizionista e specialista in scienza dell’alimentazione — questi composti aiutano a fluidificare il sangue». Banane e patate, col potassio, aiutano ad eliminare i liquidi in eccesso. Anche gli integratori alimentari, a base di tè verde e caffè verde, e altri contenenti ippocastano, escina, carciofo, possono combattere la ritenzione idrica. Da non dimenticare l’esercizio fisico soft che favorisce la circolazione e il ricambio mantenendo in efficienza arterie, vene e capillari. Possono contribuire ad aiutare l’eliminazione dei gonfiori anche prodotti da applicare localmente a base di sostanze rinfrescanti e drenanti abbinati a massaggi linfodrenanti.

Esistono macchine che svolgono una funzione caccia-liquidi e tra queste Endermologie, una apparecchiatura con due rulli scorrevoli e un tubo aspirante. E’ una ginnastica cutanea con pressioni positive alternate, come nei normali massaggi cutanei, associate a linfodrenaggio e aumento di ossigenazione dei tessuti, che favorisce il riassorbimento dei liquidi stagnanti, riduce il grasso ed elimina le tossine. Da citare anche la microterapia, versione aggiornata della mesoterapia. La spiega Antonino Di Pietro, dermatologo. «E’ una tra le più efficaci terapie contro la cellulite, Si effettua con il SIT (Skin Injection Therapy), un dispositivo a ventosa con cui è possibile far arrivare nei primi strati della pelle principi attivi utili per combattere rilassamento dei tessuti e gonfiori». Attraverso il SIT si inietta sottocute una soluzione ipersalina capace di eliminare in modo naturale i liquidi in eccesso, il grasso può essere così più facilmente metabolizzato.

Chiara Bettelli