Giovedì 18 Aprile 2024

Unioni civili, Bagnasco: "Italia ha altri problemi"

Il cardinale sul Family day che si terrà il 30 gennaio: "Manifestazione necessaria"

Il cardinale Angelo Bagnasco

Il cardinale Angelo Bagnasco

Roma, 17 gennaio 2016 - Il family day come una manifestazione "condivisibile" e dalle finalità "assolutamente necessarie". Il presidente della Cei Angelo Bagnasco con queste parole lancia il suo endorsement alla manifestazione che a Roma il prossimo 30 gennaio vedrà scendere in piazza associazioni e cittadini a sostegno della famiglia per chiedere il ritiro del ddl Cirinnà. Decreto che dovrebbe disciplinare le unioni civili e che il cardinale ha liquidato come "distrazione del parlamento" rispetto ai "veri problemi dell'Italia". 

FAMILY DAY - L'obiettivo della manifestazione del 30  in difesa della famiglia è dunque "decisamente buono - ha commentato il cardinale a margine della messa per la giornata dei migranti e dei rifugiati celebrata nella basilica di San Lorenzo a Roma - perché la famiglia è il fondamento di tutta la società". "La famiglia - ha continuato - non può essere uguagliata da nessun'altra istituzione o situazione".  Per questo secondo il presidente della Cei "la difesa della famiglia, la promozione della famiglia e l'invocazione di sostegni reali, che fino ad adesso sembra che non ci siano, dovrebbe essere voce unitaria di tutto il Paese, di tutte le famiglie italiane, anche in modo diversificati, ma l'obiettivo è assolutamente necessario perché le politiche familiari sono piccolissime". Un'approvazione all'evento, quella del cardinale, che non rappresenta comunque l'appoggio ufficiale dalla Cei, il cui segretario generale, monsignor Nunzio Galantino, aveva precisato recentemente alla stampa come sia stata organizzata dal laicato cattolico e i vescovi sono liberi di parteciparvi ma con un'adesione a titolo personale.

UNIONI CIVILI - Non prioritario rispetto ai problemi dell'Italia: Bagnasco ha commentato così il ddl Cirinnà. "Ci sono diverse considerazioni da fare ma la più importante è che mi sembra una grande distrazione da parte del Parlamento rispetto ai veri problemi dell'Italia: creare posti di lavoro, dare sicurezza sociale, ristabilire il welfare", ha spiegato Bagansco. Che ha poi aggiunto: "Noi vediamo nelle nostre parrocchie una grandissima coda di disoccupati, inoccupati, di gente disperata che non sa come portare avanti giorno per giorno la propria famiglia. Di fronte a questa situazione tanto accanimento su determinati punti che impegnano il governo e lo mettono in continua fibrillazione mi pare che sia una distrazione grave e irresponsabile".