Ue a Renzi: "Basta flessibilità, l'Italia pensi a fare le riforme". Premier: "Avanti accordo con Fi"

Il nuovo commissario europeo agli Affari economici striglia l'Italia: "Basta interpretazioni creative del Patto di Stabilità". Gozi: "L'Europa non campa di solo rigore". Renzi in Mozambico sull'assoluzione di Berlusconi: "Non commento le sentenze, patto con lui anche se fosse stato condannato".

Matteo Renzi in visita in Mozambico (Afp)

Matteo Renzi in visita in Mozambico (Afp)

Roma, 19 luglio 2014 - Contrario "a ogni interpretazione creativa" del Patto di Stabilità e "la cosa più importante per l'Italia è quella di attuare finalmente le riforme". Parola del nuovo commissario Ue agli Affari Economici e Monetari, il finlandese Jyrki Katainen interpellato sull'allentamento delle norme di rigore europeo. Katainen interviene in una lunga intervista sul giornale tedesco Die Welt dal titolo "Un finlandese vuole frenare i prestigiatori". Che sarebbero, a detta del commissario europeo, Paesi come Italia e Francia. Ciò è ingiusto, scrive Die Welt, nei confronti di altri Paesi come "Irlanda e Portogallo", che hanno imposto invece grandi adeguamenti e riforme, ha spiegato il finlandese: "Loro temono che l'eurozona ora diventi imprudente e che la stabilità finanziaria, per la quale hanno fatto molto, sia rimessa in gioco". Riguardo alle riforme, il Belpaese - si legge - da anni si avvicina ogni volta al precipizio e poi fa sempre due passi indietro e ora sono tre i governi che hanno annunciato le riforme e le hanno inviate alle Camere per un lungo iter.  "Gli ultimi due governi hanno deciso riforme importanti e anche questo governo ha piani ambiziosi. Ma se si concretizzasse ciò che è già stato deciso, sarebbe molto d'aiuto", incoraggia Katainen. "La medicina - conclude - aiuta solo quando viene assunta".

Non la prende bene il sottosegretario con delega all'Ue Sandro Gozi: "Con tutto il rispetto per Katainen, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in Europa non lo dice il commissario pro tempore finlandese, ma il Consiglio dell'Unione europea. E il Consiglio ha parlato chiaro su crescita e flessibilità, di solo rigore l'Europa non campa". 

RENZI SULLE RIFORME - Il dibattito interno sulle riforme invece passa anche dall'assoluzione di ieri di Silvio Berlusconi nel processo Ruby e dagli equilibri tra i partiti. A chi sostiene che con l'assoluzione del cavaliere il patto del Nazareno sia più forte, Renzi replica dal Mozambico: "Con FI che rappresenta milioni di voti non c'è un accordo di governo ma istituzionale perché in un Paese civile le regole si fanno insieme. Dal punto di vista istituzionale mantenevo la parola anche se Berlusconi fosse stato condannato". E sul processo: "Le sentenze non si commentano e bisogna rispettare il lavoro dei magistrati".

Diverso l'atteggiamento del premier nei confronti del M5S: "Sono abbastanza colpito dal teatrino politico di Grillo - dice Renzi -, ha un modo di procedere che ricorda le correnti dei partiti della Prima Repubblica con la differenza che non ha i voti. Se vuole parlare con noi ci siamo ma la nostra priorità è fare le riforme". 

Renzi ha parlato anche di immigrazione: "Noi dobbiamo discutere e cercare più risorse per Frontex Plus - ha spiegato - ma il problema dell'immigrazione va risolto alla radice".