Ucraina: bombe sul mercato, strage a Mariupol. I separatisti: "Partita l'offensiva"

Almeno 30 civili uccisi e 97 feriti. Ue: "Questo potrebbe inevitabilmente portare a un ulteriore deterioramento delle relazioni Ue-Russia"

Bombardamenti in Ucraina (Olycom)

Bombardamenti in Ucraina (Olycom)

Roma, 24 gennaio 2015 - Tornano a inasprirsi i combattimenti nel sud-est ucraino. Almeno 30 civili sono stati uccisi e 93 sono rimasti feriti durante i bombardamenti dei ribelli su un mercato di Mariupol, porto strategico del Paese ancora sotto il controllo di Kiev. Il 'presidente' dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, ha annunciato il lancio di un'offensiva contro la città. "Oggi è iniziata l'offensiva su Mariupol, sarà il miglior monumento a tutti i nostri caduti", ha detto il leader separatista filo-russo - citato dall'agenzia Ria Novosti - deponendo una corona di fiori in ricordo dei 13 civili uccisi due giorni fa a Donetsk da un bombardamento

Secondo il ministero della Difesa sempre dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, citato dall'agenzia Interfax, i primi reparti dei miliziani separatisti sono entrati nella periferia della città. Mariupol è collocata lungo la strategica arteria che collega le regioni orientali controllate dai ribelli alla penisola di Crimea, annessa dalla Russia a marzo.

UE - L'attacco a Mariupol "è un'ulteriore escalation del conflitto che ha conseguenze tragiche per la popolazione che già soffre da tempo e potrebbe inevitabilmente portare a un ulteriore deterioramento delle relazioni Ue-Russia", ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Federica Mogherini.