Mercoledì 24 Aprile 2024

Aumentano i turisti in Italia, ma spendono sempre meno

L'analisi di Confturismo-Confcommercio

Turisti

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Cernobbio, 28 marzo 2015 - Negli ultimi sei anni, gli arrivi dei turisti stranieri nel nostro paese sono aumentati di 8 milioni passando da quasi 42 milioni del 2008 a poco più di 50 milioni del 2014, anno che ha registrato oltre 184 milioni di pernottamenti per una spesa di 34 mld di euro. Ma dall'analisi comparativa con i due paesi competitor più vicini all'Italia, emerge che in Spagna, dove il numero di arrivi internazionali nel 2014 (50,8 mln) è simile a quello dell'Italia, le entrate valutarie sono maggiori (49 mld), così come in Francia che ha visto 42 mld di entrate con un numero di arrivi (46 mln) addirittura inferiore a quello dell'Italia. Il risultato è che in Italia la spesa per arrivo è di 681 euro, in Francia di 914 euro ed in Spagna di 959 euro. È quanto emerge da un'analisi di Confturismo-Confcommercio sul turismo internazionale e l'Italia.

In Italia gli stranieri spendono meno perché minore è la spesa media per pernottamento (un turista straniero spende 312 euro in Francia, 186 in Italia) e perchè più breve è la durata del soggiorno (la permanenza media è di 5,1 giorni in Spagna e di 3,7 giorni in Italia). Tutto ciò fa sì che al turismo italiano manchino all'appello circa 14 miliardi di entrate valutarie (quasi 1 punto di Pil), che si avrebbero se il nostro paese avesse il livello di permanenza media della Spagna. Dall'indagine emerge che "la mancata valorizzazione di elementi attrattivi, una scarsa integrazione dei servizi sul territorio, un deficit infrastrutturale fanno sì che il nostro Paese non sia in grado di proporre ai turisti stranieri un bouquet di offerta più ampio e, dunque, maggiori occasioni di spesa".

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