Tunisi, 24 novembre 2015 - Strage di guardie presidenziali nella centrale Avenue Mohamed V di Tunisi nei pressi dell'ex sede del partito di Ben Ali RCD. Una forte esplosione ha investito un bus con a bordo i militari. Il primo bilancio parla di almeno 12 morti e 11 di feriti. Il portavoce della presidenza, Moez Sinaoui, ha confermato alla France presse che si è trattato di "un attentato". Per ora non ci sono rivendicazioni.
Secondo una fonte della sicurezza, "la gran parte delle guardie che era sul bus è morta".
UN KAMIKAZE A BORDO - L'esplosione sul pullman della guardia presidenziale è stato probabilmente causato da un attentatore che si trovava a bordo e ha fatto detonare materiale esplosivo. Lo ha riferito una fonte della presidenza. Secondo l'emittente del Regno Unito "Bbc", alcuni testimoni avrebbero tuttavia dichiarato l'esplosione di un ordigno a bordo di un altro mezzo delle Guardie presidenziali e che quest'ultimo avrebbe subito danni decisamente più gravi.
CHIUSO IL CENTRO DI TUNISI - Il portavoce del ministero ha detto che al momento le forze dell'ordine hanno chiuso il centro dalla capitale. L'attacco di oggi giunge dopo la decisione da parte della autorità di aumentare i controlli sulla sicurezza in seguito agli attentati di Parigi avvenuti lo scorso 13 novembre.
HOLLANDE: TUNISI COME PARIGI - Il Presidente francese Francois Hollande ha condannato "con la più grande fermezza" l'attentato di Tunisi. "A Tunisi come a Parigi - scrive Hollande - è la medesima lotta per la democrazia contro l'oscurantismo. La Francia è al fianco della Tunisia, delle sue autorità e delle forze di sicurezza in questo momento doloroso".