Tumori, la corretta alimentazione è fondamentale per le terapie

Il tema però non è sempre affrontato dai medici. Per il 70,8% dei pazienti non saper cosa e quando mangiare rappresenta un elemento di preoccupazione dopo un trattamento per tumore dello stomaco.

Frutta e verdura, foto generica (Germogli)

Frutta e verdura, foto generica (Germogli)

Bruxelles, 20 giugno 2015 - Una corretta alimentazione è fondamentale nelle terapie oncologiche, tema non sempre affrontato dai medici, tanto che, anche nell'epoca dell'oncologia "personalizzata" e delle cure mirate, può accadere ancora che il paziente non riceva dal medico le informazioni necessarie per affrontare al meglio la vita di ogni giorno. La prova? Per il 70,8% dei pazienti saper cosa e quando mangiare rappresenta un elemento di preoccupazione dopo un trattamento per tumore dello stomaco. 

A fare il punto sui bisogni, in termini di indicazioni sull'alimentazione, è il primo studio dell'European Cancer Patient Coalition, realizzato anche grazie al sostegno non condizionato di Lilly, presentato oggi all'assemblea annuale generale dell'organizzazione in corso a Bruxelles. La ricerca ha mobilitato le oltre 350 associazioni di più di 30 paesi dell'EU attraverso un questionario tradotto in 11 lingue e ha coinvolto 650 pazienti per comprendere lo stato dell'informazione dei malati e dell'attenzione dei medici a nutrizione e dieta.

E' emerso innanzitutto il grande bisogno insoddisfatto di una corretta informazione su dieta e nutrizione; l'80% dei malati denuncia problemi nutrizionali anche durante i trattamenti terapeutici con variazioni nei vari paesi e il 52% non viene adeguatamente informato dai medici oncologi. Addirittura quasi il 90% dei malati considera l'appetito importante per lo stato emotivo e la qualità di vita e rileva come l'oncologo debba offrire supporti per favorire il mantenimento di un equilibro nutrizionale del malato.

"Una corretta nutrizione durante e dopo la fase di trattamento acuta - commenta Francesco De Lorenzo, Presidente di Ecpc e di Favo - è cruciale per i malati di cancro. Condiziona infatti, la risposta ai trattamenti, alla prevenzione terziaria e migliora la prognosi. I bisogni dei malati acuti, cronici e delle persone guarite - per quanto riguarda la nutrizione - sono troppo spesso trascurati e/o negati". "A seguito di questi e altri numerosi dati emersi dal sondaggio - continua De Lorenzo - Ecpc intende intervenire con la mobilitazione delle associazioni aderenti per rispondere al bisogno di sapere dei malati e dei loro caregivers attraverso iniziative mirate di sensibilizzazione delle Società scientifiche e la produzione di strumenti informativi mirati anche a evitare rischi connessi alla perdita di peso e alla cachessia nonché a prevenire l'aumento di peso nella fase post trattamento acuto e l'uso incontrollato di integratori".  Se l'alimentazione rappresenta un fattore critico per tutte le persone che si trovano ad affrontare un tumore, il problema è ancor più sentito in caso di tumore gastrico, visto che il primo intervento è la gastrectomia, ovvero l'asportazione dello stomaco. "Qual è la dieta del gastrectomizzato? E' importante solo nei primi mesi dello "svezzamento" o anche successivamente? Come si metabolizza l'alcol? Che attenzione per chi si mette alla guida? Le carenze da vitamina D, ferro, B12 possono essere compensate, almeno in parte, con l'assunzione di particolari alimenti? Sono tante le domande che noi pazienti ci facciamo e a cui e' difficile trovare risposta" sottolinea Claudia Santangelo, Presidente dell'Associazione 'Vivere senza stomaco'.