Roma, 10 ottobre 2015 - Negli ultimi 30 anni la sua frequenza è aumentata del 45%, è il tumore maschile più aggressivo, ma anche il più 'dimenticato', nonostante colpisca soprattutto nel pieno dell'età riproduttiva, tra i 25 e i 49 anni. Stiamo parlando del del tumore al testicolo, una patologia che in Italia nel 2012 ha fatto registrare oltre 2 mila casi.
A fare il punto è la Società italiana di urologia (Siu), riunita a Riccione per il suo 88/mo congresso nazionale. Anche se in aumento, sottolineano gli urologi, è un cancro curabile se diagnosticato precocemente. Difatti la mortalità è calata molto negli ultimi anni.
Fondamentale per una diagnosi precoce è l'autopalpazione del testicolo, per cui bastano sei 'tocchi' ad hoc. E per spiegare quanto sia semplice, la Siu ha realizzato un cartoon, da postare e condividere sui social network, che insegna ai ragazzi i passaggi fondamentali per proteggersi.
"Questo tumore - spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu - è il più comune nei giovani maschi tra i 25 e 49 anni, rappresenta circa l'1% del totale e il 3-10% dei tumori che colpiscono l'apparato urogenitale maschile. Data l'età in cui compare, è importante sensibilizzare i giovani all'autopalpazione, insegnando loro a prestare attenzione a qualsiasi modifica possa verificarsi nell'anatomia o nella forma dello scroto e dei testicoli".
Questi i sei punti per un'autopalpazione corretta. Il primo è di 'affinare il 'tatto', e prendere nel palmo delle mani prima un testicolo e poi l'altro, perché le dimensioni potrebbero essere diverse. Dopo di che esaminare il testicolo facendolo ruotare delicatamente tra pollice e indice delle mani. Poi cercare con le dita noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti. È importante fare questa manovra una volta al mese. Il momento migliore è dopo un bagno caldo, quando il sacco scrotale è rilassato. È inoltre necessario ripetere il controllo per poter arrivare ad avere una diagnosi precoce.