Martedì 16 Aprile 2024

Trasfusioni. Grazie per avermi salvato la vita

Un milione e settecentomila volontari in Italia festeggiano la Giornata mondiale del donatore di sangue. Avis, Fidas, Croce Rossa e Frates puntano sui giovani

I simboli delle associazioni e il francobollo dedicato alla donazione di sangue

I simboli delle associazioni e il francobollo dedicato alla donazione di sangue

Roma, 13 giugno 2015 - Aumentare il numero dei donatori con i riflettori puntati sulla ricerca dei giovani. Questa è la missione delle associazioni e federazioni dei donatori di sangue. Secondo il Centro nazionale sangue (Cns) – dati relativi al 2014 - rimane costante il numero dei donatori, oltre un milione e settecentomila, per 3.083.654 unità raccolte, ma, e qui c'è il punto dolente, si osserva una diminuzione delle new entry.

Giuliano Grazzini, direttore del Cns, precisa che «la diminuzione è modesta, ma non bisogna abbassare la guardia sui giovani». È questo il leit motiv per il futuro. «C'è bisogno di ringiovanire il parco donatori. Circa il 70% dei volontari ha tra i 40 e i 65 anni. Dopo di loro?», si chiede Maria Teresa Letta, coordinatrice protempore del Civis (Coordinamento interassociativo volontari italiani sangue, formato da Avis, Fidas, Croce Rossa e Frates) e vicepresidente della Croce Rossa Italiana. Per i vertici dell'esercito dei super generosi, infatti, «bisogna puntare sulle nuove generazioni, attraverso apposite campagne educative e di sensibilizzazione per poter favorire il necessario ricambio. E' indispensabile, infatti, promuovere un cambio di mentalità tra i giovani potenziali donatori, a partire dall’educazione di stili di vita sani, con focus sull'alimentazione, denunciare i fenomeni di abuso di alcol e stupefacenti, nonché del tabagismo e, non ultimo, educare a una vita sessuale al riparo da rischi».

Il bilancio tracciato, al ministero della Salute, è servito anche per ricordare la Giornata mondiale del donatore di sangue, in programma domani. Il sangue rappresenta un patrimonio collettivo da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità – scrive Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, nel messaggio per l'appuntamento annuale - e della cui donazione tutti potremmo avere l'esigenza di beneficiare, in futuro. C'è un gran bisogno di coinvolgere la popolazione, facendo comprendere come la donazione del sangue sia, oltre che un gesto necessario, anche un segno di responsabilità verso il prossimo.

Il ministro esprime apprezzamento e ammirazione, sia per la scelta di tutti coloro che, con un atto di profondo senso civico e solidaristico, periodicamente, anonimamente, gratuitamente e responsabilmente donano il sangue e i suoi componenti; sia per professionisti del settore che, con competenza e dedizione, assicurano alla popolazione livelli essenziali di assistenza improntati alla qualità, alla sicurezza, alla pronta disponibilità e, auspicabilmente, alla sostenibilità. La medicina trasfusionale svolge, oggi, un ruolo importante all'interno del nostro servizio sanitario, conclude Lorenzin, e sono stati raggiunti traguardi significativi, garantendo terapie trasfusionali idonee a sostegno dei più importanti e delicati percorsi diagnostico-terapeutici: in situazioni di urgenza-emergenza, in oncologia ed ematologia, in medicina interna, oltre alla chirurgia elettiva e trapiantologica.

In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, si terrà all'Expo il convegno, promosso dal Civis, Grazie per avermi salvato la vita, che è anche lo slogan scelto dall'Organizzazione mondiale della sanità per l'edizione 2015. Nel corso dell'iniziativa saranno anche presentati i primi dati, frutto di oltre 10mila compilazioni, del questionario sulle abitudini alimentari della popolazione mondiale, promosso da Avis e Nutrition Foundation of Italy. Al convegno è prevista la partecipazione del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, e della presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi. Inoltre, il ministero dello Sviluppo economico, nel programma di emissione delle carte-valori postali per il 2015, nella serie tematica ordinaria Il senso civico, ha inserito un francobollo commemorativo dedicato al dono del sangue che sarà emesso ufficialmente domani, 14 giugno.

E per una promozione del valore del dono, al ministero è stato siglato il protocollo d’intesa tra Civis e Adisco (Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale), rappresentata da Gloria Pravatà, presidente nazionale. All’incontro hanno partecipato anche Vincenzo Saturni, Aldo Ozino Caligaris e Luigi Cardini, rispettivamente presidenti nazionali di Avis, Fidas e Frates, Maria Rita Tamburrini, dirigente dell’Ufficio VIII Sangue e Trapianti del ministero della Salute, e Daniela Rodorigo, direttore generale della Comunicazione dello stesso dicastero.

Donatella Barbetta