Giovedì 18 Aprile 2024

"Ti diffamiamo su Wikipedia". Ricatti ai vip, presa banda del web

Wikipedia è stata creata nel 2001 da Jimmy Wales, pubblica in oltre 290 lingue, e vive grazie alle donazioni. Ha circa 35 milioni di pagine consultabili

Il logo di Wikipedia (Ansa)

Il logo di Wikipedia (Ansa)

Londra, 3 settembre 2015 - Apparire su Wikipedia, con recensioni positive e pareri elogiativi, è oggi un ‘must’, sia per celebrità che per società di servizi. Ma sembra che molte di queste buone reputazioni avessero un prezzo e si è scoperto ieri che, pur di mantenere un brillante profilo on line, molti degli utenti della web-enciclopedia erano disposti a farsi ricattare.

Ieri Wikipedia.org, l’enciclopedia gratuita on line con più di 439 milioni di utenti, ha dovuto bloccare 381 account di ‘cyber-ricattatori’, che utilizzavano una falla della web-enciclopedia per andare ad alterare i profili di personalità e compagnie internazionali, estorcendo denaro di protezione, per assicurare alle vittime l’incolumità dei loro pareri positivi. Wikipedia è un servizio on line interamente gratuito e finanziato da donazioni e ha una squadra di 250 ‘verificatori’ che tentano di proteggere l’autenticità delle fonti e la veridicità dei contenuti. Questi sono tenuti a intervenire qualora sospettino di correzioni false o ingannevoli, ma in realtà sono affossati dal numero enorme di volontari (più di 350mila) che, una volta registrati (anche con dati falsi), possono andare a modificare qualsiasi voce, citando fonti spesso completamente inventate. Wikipedia riceve in media dalle 25mila alle 60mila richieste di aggiornamento delle pagine al secondo ed è impossibile pensare che ogni correzione possa essere verificata e controllata in tempo reale. La rete di cospiratori è venuta a galla dopo che l’enciclopedia si è messa a monitorare alcuni account che risultavano particolarmente attivi, da cui partivano recensioni prima molto positive e poi molto negative nello spazio di pochissimo tempo. Così si è scoperto che le vittime venivano inizialmente avvicinate da cyberricattatori che facevano finta di essere personale di wikipedia. Gli veniva mandata una copia di un articolo pronto alla pubblicazione in cui si elogiava la celebrità o la ditta in questione (nel mirino un noto fotografo di matrimoni del Dorset, un gioielliere di Londra, un ex concorrente del popolare show ‘Britain’s Got talent’). Per pubblicarlo però gli ‘editor’ chiedevano soldi, altrimenti il contenuto sarebbe diventato negativo. In alcuni casi, i web-delinquenti hanno addirittura estorto un abbonamento mensile per "proteggere i contenuti positivi del profilo web» della vittima. Ieri più di duecento articoli sono stati cancellati e la Wikipedia Foundation, che ha battezzato l’operazione Orangemoody ha ammesso: «C’è una vulnerabilità nel nostro sistema. Continueremo le verifiche e chiediamo al pubblico di segnalare ogni attività sospetta per e-mail al seguente indirizzo: [email protected]".

Wikipedia è nata nel 2001, pubblica in oltre duecentonovanta lingue ed è uno dei siti più visitati al mondo: ha scardinato il concetto stesso di enciclopedia con un immenso archivio on line a cui tutti possono non solo accedere, ma per la prima volta anche partecipare. Caratteristica che ha più volte generato polemiche sul controllo e la verifica delle informazioni. Due anni fa la piattaforma ha bloccato 250 autori per contenuti falsificati o promozionali pubblicati da account ‘mercenari’ dietro pagamento di denaro.