Venerdì 19 Aprile 2024

Thailandia, azienda cinese manda 12.700 dipendenti in vacanza a Bangkok e Pattaya

Per i dipendenti cinesi un pacchetto di sei giorni scaglionato in gruppi da 2-3mila persone che ha impiegato 110 voli aerei e 400 pullman. Operatori turistici entusiasti dell'invasione dei turisti del Dragone, ma molti thaliandesi denunciano la maleducazione di molti di questi

Bangkok (Olycom)

Bangkok (Olycom)

Bangkok, 22 magio 2015 - Dopo i dipendenti della Tiens, solo 6mila, portati in 'gita' in Costa Azzurra dal magnate Li Jinyuan, ecco un altro caso di 'invasione' turistica dal Paese del Dragone.

Un'azienda cinese ha inviato nelle ultime due settimane 12.700 dipendenti in viaggio premio in Thailandia, un pacchetto di sei giorni scaglionato in gruppi da 2-3mila persone che ha impiegato 110 voli aerei e 400 pullman per gli spostamenti tra il 10 e il 26 maggio. Prenotate 38 mila camere da letto per sei notti tra Bangkok e la località costiera di Pattaya.

Le autorità turistiche di Bangkok hanno spiegato che per i turisti dell'azienda cinese sono state prenotate 38 mila camere da letto per sei notti tra Bangkok e la località costiera di Pattaya. Il maxi gruppo fa parte dei circa 6 milioni di cinesi che si stima visiteranno il "Paese dei sorrisi" quest'anno, circa il 20 per cento del totale. 

Negli ultimi anni, il turismo cinese in Thailandia ha vissuto un fase di vero boom, anche per merito di una commedia - "Lost in Thailand" - che ha spopolato nei cinema cinesi. L'afflusso ha rimpolpato le casse di diversi operatori turistici, ma è stato criticato da molti thailandesi per le presunte maniere poco raffinate dei visitatori cinesi e per i disagi che possono causare.