Martedì 23 Aprile 2024

TEMPI RUDI ANCHE PER ALLEGRI

Luca Pasquaretta Torino HA RAGIONE Massimiliano Allegri quando afferma che il mercato distrae. Fra annunci, arrivi ed addii la supersfida dell'Olimpico sembra essere passata in secondo piano. Almeno fino al fischio d'inizio di Rizzoli, scelto per limitare al massimo errori e veleni che hanno caratterizzato gli ultimi anni. E poi forse arriva troppo presto. Comunque andrà, anche perché Allegri aspetta che si svuoti l'infermeria e soprattutto altri rinforzi dal mercato. Ieri sembrava tutto fatto per Draxler (26 milioni più 6 di bonus) ma a notte fonda è arrivato il voltafaccia dei tedeschi lusingati da una maxi offerta del Wolfsburg. Marotta vira su Witsel. Intanto Allegri ha bacchettato Coman: «Deve ringraziare la Juve se è andato al Bayern. Ha giocato tanto ed è partito sempre titolare in questo inizio di stagione ha chiesto di essere ceduto». Poco male perché la società bianconera ha racimolato un bel tesoretto: prestito biennale (il primo anno la Juve incasserà 5 milioni, il secondo 2) e obbligo di riscatto nel 2017 a 21 milioni. Prima di concentrarsi sulla partita, Allegri ha dato altre due notizie. Zaza non si muoverà da Torino, Isla sarà ceduto. Meglio pensare al campo. Contro la Roma sarà 3-5-2. Padoin ancora davanti alla difesa, Dybala dall'inizio al fianco di Mandzukic. Solo panchina per Morata, Alex Sandro e Cuadrado. Potrebbero entrare a gara in corso. All'Olimpico si presenterà una Juve da battaglia, tosta, agguerrita, che venderà cara la pelle. «Spero innanzitutto che sia una giornata di sport, una bella partita, spettacolare, perché è una delle gare più importanti del campionato italiano ha sottolineato Allegri - Dovremo essere bravi a giocare con intensità e tecnica. Quest'anno la Roma ha tutte le carte in regole per vincere il campionato. Noi, loro e l'Inter al momento siamo le favorite per lo scudetto». Allegri ha respinto al mittente le critiche: «In Italia si giudica solo il risultato. Contro l'Udinese abbiamo tirato in porta 20 volte con il 67% di possesso. Loro una conclusione, un gol. Eravamo amareggiati ed arrabbiati. Non è che la Juve non sia abituata ad inseguire, non tutti gli anni sono uguali, ricordate il primo di Conte? Erano dietro ed hanno vinto, ne ho fatto le spese io con il Milan. Non bisogna farsi prendere dall'ansia, ci vuole equilibrio, dopo Shanghai eravamo tornati cannibali, dopo l'Udinese brocchi. Ne riparliamo a maggio. I valori alla fine vengono sempre fuori. Questa Juve ha una rosa competitiva che può vincere tutte le competizioni in cui partecipa». Twitter @LucaPasquaretta