Giovedì 18 Aprile 2024

Ue, verso il mercato unico digitale. Libertà di acquisto dalla tv all'on demand

Per ora la musica resta fuori dal divieto di geobloking. Nei film in streaming di Netflix e Amazon ci sia almeno un quinto di contenuti prodotti in Europa

Netflix in Italia dal 22 ottobre (Ansa)

Netflix in Italia dal 22 ottobre (Ansa)

Bruxelles, 25 maggio 2016 - Libertà di shopping online senza limitazioni di residenza o carte di pagamento e più trasparenza per i corrieri, oltre a una migliore protezione dei minori e dei consumatori anche per gli acquisti su internet. È quanto prevede il nuovo pacchetto di misure adottato dalla Commissione Ue che punta a creare un mercato unico digitale europeo

A restare fuori dal divieto di geoblocking, per ora, è la musica, la cui lobby ha fatto sino all'ultimo molte pressioni su Bruxelles, ma anche gli altri servizi non audiovisivi come ebook, giochi e software. Non si potrà quindi per ora acquistare canzoni, app o libri elettronici disponibili negli 'store' di altri Paesi diversi dal proprio, anche se la Commissione si impegna a una revisione in futuro. Per le piattaforme, da Facebook ad eBay, la Commissione propone un approccio ad hoc e non generalizzato, area per area.

STOP AI COLOSSI USA - La Commissione Europea vuole nuove regole per il commercio elettronico, dominato dai colossi Usa. La proposta per il mercato unico digitale prevede tra l'altro che nei servizi di streaming dei film disponibili nel Vecchio Continente Netflix,  Amazon e gli altri operatori includano almeno un quinto di contenuti, film e show televisivi, prodotti in Europa.   L'idea è di dare più spazio alla creatività europea e riguarda anche le emittenti televisive, che dovrebbero continuare a riservare almeno metà del tempo di trasmissione alle opere europee. Quanto all'on demand, la proposta obbligherà i fornitori di servizi a richiesta a garantire almeno il 20% di opere europee nei loro cataloghi. Inoltre gli Stati membri possono chiedere ai servizi su richiesta disponibili sul territorio nazionale di contribuire finanziariamente alle opere europee.  

"Con queste nuove regole, si difendono il pluralismo dei media e l'indipendenza dei regolatori audiovisivi. Faremo anche in modo che incitamento all'odio non abbia spazio su piattaforme di video condivisione", dichiarato Günther Oettinger, commissario UE per l'economia digitale.