Venerdì 19 Aprile 2024

Germania, in arrivo il primo treno a idrogeno

La compagnia francese Alstom ha presentato il Coradia iLint, il primo treno a emissioni zero pensato per il trasporto pubblico. Entrerà in servizio in Germania nel 2017

Il Coradia iLint, un treno a idrogeno realizzato in Germania (Foto: Alstom)

Il Coradia iLint, un treno a idrogeno realizzato in Germania (Foto: Alstom)

A partire dal 2017, su alcune tratte regionali della Germania saranno operativi dei treni a idrogeno a emissione zero, che andranno a sostituire i più obsoleti e inquinanti convogli a gasolio. Uscito dai laboratori del gruppo industriale francese Alstom, il Coradia iLint è stato presentato nel corso di InnoTrans, la più grande fiera mondiale dedicata al settore ferroviario, che va in scena a Berlino con cadenza biennale.
TRENO ECOLOGICO
I treni a idrogeno non rappresentano una novità assoluta, ma finora avevano trovato spazio soprattutto nell'ambito del trasporto merci. Per la prima volta Alstom propone invece un treno a impatto zero pensato per i pendolari che devono coprire con regolarità distanze medio-lunghe.
LE SPECIFICHE
Il Coradia iLint è alimentato da massicce batterie agli ioni di litio, che traggono energia dall'idrogeno stoccato sul tetto delle carrozze, all'interno di appositi serbatoi ad alta pressione. Un pieno di combustibile garantisce un'autonomia di circa 800 chilometri (in pratica, una giornata di servizio), riversando nell'atmosfera semplice vapore acqueo. La capienza prevista è di 300 passeggeri, mentre la velocità massima di crociera è stimata intorno ai 140 chilometri orari.
LA ROADMAP
Il treno a idrogeno sarà operativo nello Stato federato della Bassa Sassonia, lungo la linea regionale che collega le città di Buxtehude  e Cuxhaven. Prima, però, occorreranno una serie di test preliminari, che faranno da apripista all'effettiva inaugurazione del servizio, fissata nel dicembre 2017. Secondo media tedeschi, Alstom ha ricevuto finora 14 ordini, ma se l'esperimento dovesse avere successo i convogli ecologici potrebbero progressivamente sostituire la flotta di 4mila treni diesel che circolano in Germania. E fra non molto, la tecnologia potrebbe sbarcare anche in altri paesi, tra cui Olanda, Danimarca e Norvegia.