Venerdì 19 Aprile 2024

Turismo spaziale, svelato l'interno della capsula di Blue Origin

La navicella di Jeff Bezoes che porterà i turisti nello spazio sarà dotata di sei posti a sedere e robuste finestre panoramiche

La cabina della capsula spaziale di Blue Origin (Foto: Blue Origin)

La cabina della capsula spaziale di Blue Origin (Foto: Blue Origin)

Blue Origin, la compagnia privata di Jeff Bezoes, già fondatore di Amazon, ha svelato gli interni della navicella che, tra il 2018 e il 2020, dovrebbe inaugurare l'era del turismo spaziale. La cabina (guarda la gallery) include sei posti a sedere, altrettanti schermi per seguire i progressi del volo e soprattutto una grossa finestra panoramica per ciascun passeggero, che consentirà una vista mozzafiato durante il viaggio suborbitale. IN VIAGGIO NELLO SPAZIO Il sistema progettato da Blue Origin prevede l'impiego di una capsula per l'equipaggio, che verrà portata nello spazio per mezzo di un razzo riutilizzabile New Shepard. Gli ospiti potranno ammirare la Terra da un'altezza di 100 chilometri (volo suborbitale), prima di intraprendere una dolce discesa grazie al paracadute di cui è provvisto il veicolo. COME È FATTA LA CAPSULA La cabina dove alloggia l'equipaggio ha un volume di 15 metri cubi, abbastanza per consentire ai turisti di fluttuare in assenza di gravità una volta giunti nello spazio. L'aspetto distintivo riguarda però quelle che Bezoes definisce "le più grandi finestre mai pensate per lo spazio". Nello scafo di un veicolo spaziale le finestre sono considerate di norma un punto debole; non a caso la capsula Dragon di SpaceX, che porterà gli astronauti sulla ISS, presenta solo dei piccoli oblò. Tuttavia, Blue Origin è intenzionata a investire tutte le risorse necessarie per garantire una visione spettacolare senza compromettere la sicurezza dei propri passeggeri. D'altra parte, il singolo biglietto non godrà di un prezzo popolare: secondo le stime dovrebbe costare circa 250mila dollari. APPUNTAMENTO AL 2018 In questo 2017 Blue Origin proseguirà i suoi test senza equipaggio, con l'obiettivo di svolgere entro il 2018 il primo volo sperimentale con a bordo degli esseri umani. Se non ci saranno intoppi, entro il 2020 il servizio aprirà quindi al pubblico in modo ufficiale.