Venerdì 19 Aprile 2024

Ecco la birra spaziale, prodotta sulla Luna

Il fermentatore ideato da un gruppo di universitari è in grado di produrre alcol in condizione di debole gravità e potrebbe sbarcare sulla Luna insieme a uno dei rover impegnati nel Google Lunar X Prize

Un boccale di birra

Un boccale di birra

Un gruppo di studenti dell'Università della California a San Diego (UCSD) ha progettato il primo kit per produrre birra sulla Luna. La tecnologia potrebbe spiccare il volo entro fine anno insieme al modulo lunare del Team Indus, uno dei cinque finalisti del Google Lunar X Prize. GOOGLE LUNAR X PRIZE: LE COSE DA SAPERE Si tratta del concorso che mette in palio un montepremi totale di 30 milioni di dollari per chi riuscirà a far atterrare un robot sulla Luna entro la fine del 2017. La competizione è stata indetta nel 2007 dalla X Prize Foundation e ha in Google il suo sponsor principale. Per assicurarsi il primo premio da 20 milioni di dollari non è sufficiente spedire un rover sano e salvo sulla superficie del satellite: bisogna anche fare in modo che viaggi per almeno 500 metri trasmettendo immagini in alta definizione. Ci sono anche dei premi accessori, tra cui uno riservato a chi riuscirà a fotografare ciò che resta dell'Apollo 17, l'undicesima e ultima missione con equipaggio del programma spaziale Apollo. Delle numerose squadre che avevano aderito al concorso, solo cinque sono rimaste ufficialmente in gara: tra queste c'è l'equipe indiana che risponde al nome Team Indus. La società tedesca Part-Time Scientists e il suo robottino sviluppato insieme ad Audi, del quale avevamo parlato qui, non sono invece più in gara. BIRRA SPAZIALE Team Indus ha lanciato a sua volta un concorso che consentirà al progetto ritenuto più meritevole di staccare un biglietto verso lo spazio. Tra i 25 finalisti c'è appunto il gruppo della UCSD che ha sviluppato un fermentatore grande circa come una lattina, capace di produrre piccole quantità di birra in condizioni di debole attrazione gravitazionale. Il kit possiede due compartimenti separati: uno contiene il mosto a base di malto d'orzo, l'altro ospita i lieviti che danno inizio alla fermentazione portando alla formazione di alcol. Una volta sbarcato sulla Luna, il fermentatore farà scattare l'apertura di una valvola che consentirà agli ingredienti di mischiarsi. Terminato il proprio lavoro, il lievito abbandonerà la bevanda attraverso l'apertura di una seconda valvola. VIAGGIO DI SOLA ANDATA Se gli studenti della UCSD riusciranno a sbaragliare la concorrenza, il loro esperimento aiuterà la comunità scientifica a raccogliere informazioni sui processi fermentativi a bassa gravità, che in futuro potrebbero tornare utili nei lunghi viaggi spaziali, ad esempio in direzione di Marte. Purtroppo nessuno avrà il privilegio di assaggiare la birra lunare, dato che non è stato elaborato alcun piano per riportare sulla Terra tanto il fermentatore quanto i robot che impegnati nel Google Lunar X Prize.