Giovedì 18 Aprile 2024

Tasse, novità per i contribuenti. Stop controlli su piccole cifre

L'Agenzia delle entrate cambia priorità. Prima la caccia ai grandi evasori

Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate (Ansa)

Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate (Ansa)

Roma, 29 aprile 2016 - POCHE settimane fa Rossella Orlandi avvertiva gli italiani: «Chi non collabora conoscerà il lato oscuro dell’accertamento». Ma a scorrere l’ultima circolare diffusa ieri e firmata dal numero uno dell’Agenzia sembra un secolo fa. Stop alla caccia all’errore involontario e ai recuperi solo formali o per importi esigui e lotta senza quartiere alle forme di evasione più grave e alle frodi anche a livello internazionale. Questi i principi cardine del programma fissato da lady fisco, con l’obiettivo di ridurre il «tax gap», migliorare la qualità dell’accertamento e ridurre l’invasività dei controlli. Peccato, però, che nello stesso giorno divampa una rissa in piena regola tra la stessa Orlandi e Striscia la Notizia, con reciproci annunci di querele e controquerele.

Ma torniamo alla rivoluzione promessa dalla circolare. L’intento è dare una svolta ai rapporti fisco-contribuente. E si cambia a partire proprio da quelle che vengono percepite come piccole, fastidiosissime, vessazioni quotidiane: per esempio i controlli che non si effettueranno più su somme minime (l’importo verrà stabilito in base alle situazioni). Il tutto secondo una linea precisa: «Evitare che comportamenti superficiali, arroganti o vessatori portino ulteriore legna al fuoco dell’evasione».

Oltre al capitolo controlli, la circolare prevede che le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale (come gli studi di settore) saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare eventuali anomalie. Non solo. L’Agenzia sarà impegnata a stipulare con le imprese, in determinati ambiti, accordi preventivi per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni, implementerà la c ooperative compliance , porterà avanti anche la gestione e la lavorazione delle istanze della voluntary disclosure. 

Nell’ottica di un progressivo miglioramento dei rapporti con i contribuenti e in linea con le indicazioni Ocse, l’Agenzia proseguirà il percorso intrapreso lo scorso anno nel contrasto all’evasione, mettendo a disposizione dei contribuenti nelle comunicazioni inviate, gli elementi di cui è in possesso con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. In questo senso si annuncia anche il debutto di una nuova comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali. Insomma, la Orlandi arriva a ribaltare il concetto espresso dall’allora ministro Tommaso Padoa Schioppa («Pagare le tasse è bello»): «È innegabile – ammette – che anche il cittadino più sensibile alla cosa pubblica non si priva volentieri di una parte del proprio reddito». 

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