Mercoledì 24 Aprile 2024

Lo scandalo mazzette travolge Rfi. Arrestato presidente Lo Bosco

A Lo Bosco è contestata una mazzetta da 58mila euro. Anche due forestali nei guai. Al centro dell'inchiesta due distinte vicende. Nell'indagine è coinvolto anche un grosso imprenditore agrigentino

Dario Lo Bosco presidente Rfi (Imagoeconomica)

Dario Lo Bosco presidente Rfi (Imagoeconomica)

Palermo, 29 ottobre 2015 - Scandalo mazzette, finisce in manette il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco. Insieme a lui, sono accusati di avere intascato tangenti in relazione ad appalti altri due funzionari pubblici, appartenenti al Corpo forestale della Regione Sicilia: si tratta di Giuseppe Marranca e Giuseppe Quattrocchi, che ora dovranno rispondere di concussione. Il primo avrebbe intascato oltre 149mila euro, il secondo circa 90mila. A Lo Bosco è contestata una mazzetta da 58mila euro. Perquisizioni sono in corso nella sede della Rfi. 

Al centro dell'inchiesta due distinte vicende: quella che coinvolge Marranca e Quattrocchi è relativa a un appalto per l'ammodernamento della rete di comunicazione via radio; l'altra, che riguarda Lo Bosco, ha per oggetto l'acquisto di un sensoreNell'indagine è coinvolto anche un grosso imprenditore agrigentino, Massimo Campione, titolare di una società di costruzioni. Fermato recentemente dalla polizia, è stato trovato con una lista di nomi, con accanto delle cifre: una sorta di libro mastro delle tangenti. Tutti e tre gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari.

Dura reazione da parte del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che ha dato mandato alla Regione, in qualità di socio, di chiedere la convocazione dell'assemblea di Ast. Il governo vuol cacciare Lo Bosco dall'Azienda siciliana trasporti e azzerare l'intero Cda.