Tagli alla sanità, la rabbia di Lombardia e Veneto: "Siamo pronti allo sciopero fiscale"

Zaia: "Renzi obblighi tutti ad applicare i costi standard". I tagli chiesti dal Governo prevedono una sforbiciata di tre miliardi

Luca Zaia e Roberto Maroni (Newpress)

Luca Zaia e Roberto Maroni (Newpress)

Roma, 14 settembre 2014 - Pronti allo sciopero contro i tagli alla sanità. Lo annuncia il governatore del Veneto, Luca Zaia. Si accoda quello della Lombardia, Roberto Maroni. "Se il governo pensa di tagliare anche un solo euro di spesa sanitaria al Veneto - dice Zaia - noi facciamo lo sciopero fiscale. Ma a Renzi voglio dire una cosa: se ha le palle approfitti della situazione, obblighi tutti ad applicare i costi standard. La siringa, lo stent, il pasto in ospedale devono costare ovunque la stessa cifra".

I tagli chiesti dal Governo prevedono una sforbiciata di tre miliardi. Che per il Veneto significherebbe 300 milioni in meno nel bilancio sanitario. "Noi siamo disposti, anzi pronti a non pagare le tasse se questo dovesse accadere - minaccia Zaia -. Prima viene la salute dei cittadini veneti". "Il Veneto è una regione dove un dato la dice lunga su tutto: l'ospedalizzazione media è di sette giorni - insiste Zaia - .Significa che i ricoveri nei nostri ospedali durano sette giorni, mentre le regioni che sprecano tengono mediamente i pazienti in ospedale 30 giorni".

Dopo la presa di posizione del Veneto, arriva anche l'appoggio della Lombardia. ''Bene Zaia - scrive Maroni su Twitter - anche la Lombardia è pronta''.