Venerdì 19 Aprile 2024

Strage sul bus ad Avellino: tre arresti per le false revisioni

L'indagine riguarda il filone delle false revisioni sul pillman Volvo, che precipitò dal viadotto dell'autostrada causando la morte di 41 persone

Il bus precipitato sulla Napoli-Canosa (Ansa)

Il bus precipitato sulla Napoli-Canosa (Ansa)

Avellino, 2 luglio 2014  - Tre persone sono state arrestate nell'ambito dell'indagine sull'incidente del bus turistico precipitato dal viadotto dell'autostrada Napoli-Canosa il 28 luglio scorso. La polstrada di Avellino ha eseguito tre ordinanze cautelari a carico di due funzionari della motorizzazione civile di Napoli e del proprietario della ditta che noleggio' il bus, Gennaro Lametta, fratello dell'autista Ciro deceduto assieme ad altre 40 persone.  L'indagine riguarda il filone delle false revisioni sul pullman Volvo di propieta' della "Mondo Travel" di Gennaro Lametta. Nei mesi scorsi la procura di Avellino aveva contestato il falso in atto pubblico ai due funzionari che consegnarono il certificato di revisione del  bus precipitato datato marzo 2013, che in realta' era stato compilato con l'accesso illegale ai sistemi informatici della Motorizzazione Civile di Napoli pochi giorni dopo l'incidente. La procura dispose anche una perizia calligrafica poiche' uno dei due funzionari contestava l'autenticita' della propria firma. Perizia che smenti' il funzionario. Si tratta di un secondo filone dell'inchiesta principale che vede indagato Gennaro Lametta assieme a due funzionari di Autostrade per l'Italia per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, e altri tre dirigenti per omissione in atti d'ufficio nel capitolo relativo alla mancata manutenzione sulle barriere del viadotto.