Lussemburgo (Lussemburgo), 20 aprile 2015 - Dopo la strage di migranti nel Mediterraneo, al vertice congiunto di ministri degli Esteri e dell'Interno dell'Unione europea a Lussemburgo, il commissario per l'Immigrazione Dimitris Avramopoulos "ha presentato un piano in 10 punti per azioni immediate da intraprendere per rispondere alla situazione di crisi nel Mediterraneo". "Il piano - si legge in una nota - ha ottenuto il pieno sostegno dei ministri di Esteri e Interni".
ECCO I DIECI PUNTI 1. rinforzare le operazioni congiunte nel Mediterraneo, Triton e Poseidon, aumentando le risorse economiche e il numero di equipaggiamenti. Estendere anche la loro area operativa, permettendoci di intervenire ulteriormente, all'interno del mandato di Frontex
2. uno sforzo sistematico per catturare e distruggere le navi usate dai trafficanti. I risultati positivi ottenuti con l'operazione Atalanta dovrebbero ispirarci a operazioni simili contro i trafficanti nel Mediterraneo
3. Europol, Frontex, Easo e Eurojust si incontreranno regolarmente e lavoreranno a stretto contatto per raccogliere informazioni sul modus operandi dei trafficanti, per tracciare i loro fonndi e assistere nelle indagini
4. Easo dispiegherà squadre in Italia e Grecia, per processare congiuntamente le richieste di asilo
5. gli Stati membri garantiranno di prendere le impronte a tutti i migranti
6. valutazione di opzioni per un meccanismo di ricollocazione di emergenza
7. un ampio progetto pilota volontario Ue su ricollocazione, offrendo un numero di posti a persone che necessitano di protezione
8. stabilire un nuovo programma di ritorno per rimpatriare velocemente i migranti irregolari, coordinato da Frontex con gli Stati membri in prima linea
9. impegno con i Paesi che circondano la Libia, attraverso uno sforzo congiunto tra Commissione ed Eeas; le iniziative in Niger devono essere rafforzate
10. schierare ufficiali in Paesi terzi chiave, per raccogliere informazioni sui flussi migratori e rafforzare il ruolo delle delegazioni Ue.