Giovedì 18 Aprile 2024

Basta una app e la pillola va giù. Ecco la startup che fa la badante

I guru del web premiano Memio: ricorda agli anziani l'ora dei farmaci

I ragazzi che hanno progettato "Memio"

I ragazzi che hanno progettato "Memio"

Firenze, 24 maggio 2015 - "Se non sei innamorato della tua idea, è meglio che tu passi a qualcos’altro». Uri Levine, fondatore di Waze, il sistema di navigazione Gps venduto a Google nel 2013 per oltre un miliardo di dollari, ha arringato così i giovani “startuppers” che hanno animato, a Firenze, la 24esima conferenza internazionale sul World Wide Web. Per quattro giorni, alla Fortezza da Basso, migliaia di imprenditori digitali hanno ascoltato i nuovi guru del web, hanno assistito alla premiazione del «Test of Time award», assegnato ai fondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page.  «Non ricordo nessun altro lavoro scientifico – ha dichiarato la professoressa Wendy Hall, presidente del comitato della Www Conference – che abbia avuto un simile impatto sulla società Il paper del 1998 di Page e Brin, che descriveva l’algoritmo che sta alla base di Google, ha cambiato tutto».

A Firenze il mondo della rete ha tracciato le nuove rotte. Parlando di big data, small data, briciole digitali e motori di richiesta. Secondo Andrei Broder, altra testa d’uovo di Google, sul web non si faranno più ricerche, ma richieste. «L’obiettivo sarà quello di dire al computer: lunedì vado a Londra per una settimana. Sarà il sistema a fare tutto: comprare il biglietto aereo, prenotare l’albergo, scegliere i ristoranti e le attività ricreative che potrebbero piacermi, e così via. Ci vorranno anni di sviluppo, ma combinando tutti i dati il traguardo finale sarà questo». Nemmeno tanto inquietante, a pensarci. Si tratta solo di combinare i motori di ricerca e i social network che usiamo, per creare un assistente personale. 

Ma è stato il mondo delle startup a recitare il ruolo da protagonista nella conferenza mondiale sul web. «Il fallimento è il miglior insegnante», ha chiosato Uri Levine. Fornendo l’assist a Talia Rafaeli, giovane venture capitalist che ha citato Edison: «Non ho fallito, ho solo scoperto altre centomila soluzioni che non funzionano».  Tutti preludi alla premiazione degli otto progetti migliori di startup, selezionati da scienziati del web, business angel e finanziatori vari riuniti in consesso. A vincere la gara è stata Memio (www.memiopill.com), un portapillole intelligente che eroga la pastiglia giusta al momento giusto. Basta una semplice app, per pianificare la somministrazione, e un normale «wearable reminder», ovvero un promemoria portatile, per garantire la sicurezza agli anziani malati, e tranquillitàa chi è chiamato ad accudirli. Per migliaia di famiglie e per le case di riposo, una trovata ricca di potenzialità.