Stamina, i Nas sequestrano le attrezzature agli Spedali Civili di Brescia, niente infusione per Noemi. Il papà: "Sono inorridito"

Il sequestro disposto dal gip di Torino su richiesta del pm Guariniello, titolare dell'inchiesta che vede indagato Davide Vannoni, l'deatore del metodo. Andolina: "Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali"

Spedali Civili di Brescia (foto Alive)

Spedali Civili di Brescia (foto Alive)

Brescia, 24 agosto 2014 - I carabinieri del Nas di Torino hanno sequestrato le attrezzature e i materiali relativi alla sperimentazione del cosiddetto metodo Stamina agli Spedali Civili di Brescia.

Si tratta di un sequestro preventivo disposto dal gip di Torino su richiesta del pm Raffaele Guariniello, titolare dell'inchiesta che vede indagato Davide Vannoni, ideatore del metodo, e altre persone (tra cui Ermanna Derelli, ex direttrice sanitaria degli Spedali civili): il fine del sequestro e' impedire la prosecuzione di un'attivita' ritenuta illecita. 

Il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Belleri ha telefonato personalmente al papa' di Noemi - la bimba di Guardiagrele affetta da Sma1 che avrebbe docuto essere sottoposta martedì 26 agosto all’infusione di cellule staminali mesenchimali, ordinata dal tribunale dell' Aquila-  per avvisare che non sara' fatta l'infusione perche' "i Nas di Torino hanno sequestrato le cellule staminali". Lo ha detto Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation.

Andolina, confermando il nuovo atto della Procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta del procuratore Guariniello sulla vicenda Stamina, ha poi aggiunto che "le infusioni sono bloccate. Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali". E Davide Vannoni commenta su Twitter: "Mai visto un conflitto del genere fra poteri dello Stato"

"inorridito" per la decisione del gip di Torino il padre della piccola Noemi. Andrea Sciarretta: "Perche' quel provvedimento blocca la cura per mia figlia. Dicono che nel provvedimento si legge che il fine e' impedire la prosecuzione di una attivita' delittuosa. Delittuoso per me e' violare le scelte di un individuo orfano di cure. E sono riusciti alla grande a impedire a Noemi di curarsi". 

Sono 172 i giudici che, in Italia, hanno detto "no" alle richieste di sottoporre i pazienti alla metodica Stamina. E' quanto si sottolinea nelle carte del procedimento che oggi, per ordine del gip Francesca Christillin, del tribunale di Torino, ha portato - su richiesta del pm Raffaele Guariniello - al blocco della sperimentazione agli Spedali Civili di Brescia. I giudici che si sono pronunciati a favore del trattamento sono 164. Nelle carte del sequestro, pero', si sottolinea che i loro provvedimenti, "al di la' del rispetto che gli e' dovuto", hanno "finalita' autonome e distinte" e non intervengono sulla "legittimita' o non legittimita' delle attivita' delittuose" ma su altri aspetti.