Giovedì 18 Aprile 2024

Legge di stabilità, primo via libera Ue. No procedure, c'è il rinvio a marzo

Fissata una revisione a marzo per Italia, Francia e Belgio

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (Ansa)

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (Ansa)

ROMA, 22 novembre 2014 - Via libera dall'Unione Europea alle bozze di bilancio dei Paesi dell'Eurozona, tra cui la legge di stabilità italiana. Lo si apprende al termine della riunione dei capi di gabinetto della Commissione. Il nostro Paese, è l'appello Ue, "deve continuare nelle riforme".

Bruxelles non avvia procedure e riconosce che nel 2014 ci sono state "circostanze eccezionali". A marzo 2015 nuovo esame per Italia, Francia e Belgio.

Un risultato nel quale il governo aveva confidato, come aveva anticipato il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi: "Ci aspettiamo una valutazione d'insieme". Ad aiutare l'esito della valutazione sarebbe stato anche "l'accordo fra Renzi e Juncker" raggiunto al G20 in Australia, intesa di cui faceva parte la lettera di impegni sulle riforme del governo italiano e pubblicata ieri dal Tesoro.

Quanto al contenuto della manovra, il testo arriverà a Montecitorio giovedì 27.  Restano aperti alcuni capitoli, dai fondi pensione all'Irap, dai patronati al fondo famiglia.  Sul fronte sociale, non è escluso che possano arrivare fondi per la lotta all'amianto mentre è difficile che trovi soluzione la questione 'quota 96' (relativa agli esodati nella scuola) e quella dello scorrimento delle graduatorie delle forze dell'ordine

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