Venerdì 19 Aprile 2024

SCHEDA Non solo i sindacati dietro i ritardi del Paese

Da ricerche e rapporti di istituzioni e organizzazioni nazionali ed internazionali eregono altre criticità per l'Italia

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi  (Ansa)

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (Ansa)

Roma, 28 agosto 2015  - Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha indicato i sindacati come un "fattore di ritardo" che "ha fatto ritardare tanto l'efficienza e la competitività del Paese". 

Di seguito una serie altre criticità dell'Italia emerse da ricerche e rapporti di istituzioni e organizzazioni nazionali ed internazionali. 

Istruzione. Solo il 23,9% degli italiani tra i 30 e i 34 anni ha acquisito una laurea, contro una media europea del 37,9% e a fronte di percentuali intorno o superiori al 50% in numerosi paesi Ue (Eurostat). 

Imprese. Italia ultima in Europa per attrattività delle startup. Sono solo 72 quelle italiane che sono riuscite a raccogliere oltre 1 milione di euro in finanziamenti negli ultimi 5 anni. Ci superano la Spagna, con 102, la Francia con 205, la Germania con 208 e il Regno Unito con 399 (Startup Europe Partnership-Commissione Ue). 

Banda ultralarga. L'Italia registra un livello di copertura del 36% contro il 68% dell'Ue a 28. Solo il 4% delle famiglie utilizza connessioni superiori a 30 megabit al secondo (contro il 26% dell'Ue-28) e praticamente non esistono le connessioni superiori a 100 mbps (9% nell'Ue-20). 

Giustizia. In Italia ci vogliono, in media, 8 anni per arrivare a una sentenza, il quadruplo del tempo medio registrato nei Paesi dell'Ocse. L'Italia spende quanto la Svizzera (0,2% sul Pil) ma i processi durano quattro volte tanto (studio Ocse). 

Burocrazia. L'iter per aprire un ristorante in Italia richiede 60 giorni, in Francia 14. Da mettere in conto 700 euro in più di spese (inchiesta La Stampa) Norme. Ogni 10 leggi che vengono abrogate ne entrano in vigore 12 nuove (Corte dei Conti). 

Tasse. La pressione fiscale in Italia, tra il 2002 e il 2012, è salita di poco meno di quattro punti, passando dal 40,5% al 44%. Siamo sopra la media dell`Europa a 28, che viaggia al 39,4 per cento (Eurostat). 

Stampa. L`Italia nel 2014 scende al 73esimo posto, tra la Moldavia e il Nicaragua, nella classifica sulla libertà di stampa, perdendo ben 24 posizioni dall`anno precedente (Reporter senza frontiere). 

Corruzione. L`Italia nel 2014 è prima per corruzione tra i paesi di Ue e G7 e al 69esimo posto della classifica mondiale (Transparency International). 

Investimenti. In percentuale del PIL, gli investimenti sono scesi dal 21,6% nel 2007 al 17,8% nel 2013 e sono inferiori di 2 punti percentuali rispetto al dato dell`UE (19,3%). Nello stesso periodo gli investimenti privati sono scesi di 3,2 punti di PIL, mentre gli investimenti pubblici sono diminuiti di 0,5 punti (Commissione Ue). "Burocrazia e la corruzione insieme ai ritardi sui temi della concorrenza e delle infrastrutture costano al Paese 485 miliardi annui" (Confindustria).