Mercoledì 24 Aprile 2024

Vettel e Rossi puntano sulla dieta. Più magri per tornare a vincere

Il tedesco ha perso tre chili durante la pausa e Vale si è presentato scavato ai test MotoGp

Valentino Rossi e Sebastian Vettel (Afp)

Valentino Rossi e Sebastian Vettel (Afp)

Bologna, 9 febbraio 2015 - Mamma Rossella ci è rimasta male all’inizio, ma poi ha capito. Il suo nuovo pupillo tedesco, Vettel, si è messo a dieta: anche davanti alla tavola del Montana, il ristorante trasformato in tempio dal predecessore, un certo Schumacher. Alla stessa filosofia, da applicare… sulla bilancia, si è adeguato anche Valentino Rossi. Pure lui, nelle immagini colte in occasione dei test della Moto Gp, è parso affilato, scavato, senza una oncia di grasso sul corpo.

Dimagrire per ingrassare, poi, di felicità: i simboli della passione italica a 300 all’ora hanno trovato nel rifiuto dei carboidrati la spinta verso la riscossa. Anoressici alla meta magari no, però persino in questo dettaglio è lecito cogliere il sintomo di una fortissima volontà di rivincita. Che Marquez ed Hamilton siano preoccupati sarebbe esagerato dire, ma insomma…

LA CURA - A colpire, nel caso del ferrarista, è stato il fisico asciutto (anzi, asciugato) con il quale il quattro volte campione del mondo di F1 si è presentato a Jerez, sede del debutto della nuova SF 15 T. Rispetto agli ultimi mesi vissuti in Red Bull, da separato in casa, Vettel è calato all’incirca di tre chili. Nessuno glielo ha chiesto: ma ci sono studi secondo i quali un kg in meno vale, grosso modo, due decimi al giro. Forse si tratta di una bufala, ciò nonostante Seb è scappato da pasta, ragù, eccetera. Cosa non si fa per la Signora in Rosso!

Del resto, nella storia dell’automobilismo sono stati i Fenomeni a dettare la linea, in tutti i sensi, silhouette compresa. Il primo, negli anni Settanta, fu Niki Lauda, un pioniere sul terreno della alimentazione ‘alternativa’. L’austriaco sconvolse una tradizione: personaggi come Clay Regazzoni o Mario Andretti o James Hunt si concedevano pantagrueliche soste a tavola, salvo lanciarsi in pista, belli ripieni, senza curarsi se le cinture di sicurezza stringevano un po’. Ayrton Senna successivamente perfezionò lo stile della dieta, trasformata in ossessione da Schumi. Vettel, che si nutre di miti, la lezione la conosce. Mangia poco e meglio per vincere di più.

LA SFIDA - Quanto a Valentino, agli osservatori non sfugge il valore della battaglia estrema. Nove volte iridato, considerato il maestro supremo delle due ruote, il marchigiano di Tavullia sta combattendo contro la clessidra del tempo. Molti pensano che il suo, di tempo, sia scaduto: Marquez lo copia spregiudicatamente nei comportamenti in pista e fuori, in più appartiene ad un’altra generazione, dunque il discorso sembrerebbe chiuso in partenza. Solo che Vale ha scansato la suggestione del viale del tramonto. E ha reso talmente credibile la sua sfida che, dopo i primi test stagionali, tutti accettano di considerarlo il vero rivale del giovanissimo iberico. Il signor Rossi è pronto per il clamoroso controsorpasso.