Martedì 23 Aprile 2024

F1, Vettel trionfa in Ungheria. Secondo Kvyat, disastro Mercedes

Splendido successo di Seb che regala alla Ferrari il secondo successo stagionale al termine di una gara palpitante: "Dedicato a Bianchi". Le due Red Bull completano il podio,Hamilton e Rosberg pasticciano. Raikkonen ritirato

Vettel trionfa in Ungheria (Afp)

Vettel trionfa in Ungheria (Afp)

Budapest, 26 luglio 2015 - Romba il motore Ferrari. Sebastian Vettel trionfa in Ungheria e regala al Cavallino il secondo successo stagionale dopo quello in Malesia in avvio di stagione. Grande gara del tedesco, che scattato dalla terza posizione, si ritrova in testa alla prima curva e domina fino all'ultimo metro un gran premio in cui è successo di tutto tra sorpassi, incidenti e safety car che regalano emozioni a non finire. Per Vettel è il primo successo a Budapest, il 41esimo in carriera che lo proietta al fianco del grande Ayrton Senna. Un'affermazione nel segno di Jules Bianchi, ricordato prima del semaforo verde da tutti i piloti, e omaggiato da Vettel subito dopo il traguardo: "Questa vittoria è per te, Jules". Una vittoria costruita in partenza e mai messa in dubbio, neanche dopo l'ingresso in pista della safety car che ha azzerato il grande vantaggio del tedesco. Ferrari che ha rischiato addirittura la doppietta che non è riuscita per il problema elettrico sulla monoposto di Kimi Raikkonen che fino a quel momento era comodamente secondo.

Alla gioia degli uomini in rosso, sul circuito dell'Hungaroring  fa da contraltare la disastrosa giornata della Mercedes. Sotto la bandiera scacchi, alle spalle della Ferrari transitano le due Red Bull di Kvyat (nonostante una penalizzazione di 10'') e Ricciardo, ma l'australiano è sotto indagine per un contatto con Nico Rosberg  a cinque giri dalla fine quando i due si trovavano il lotta per la seconda posizione attaccati agli scarichi di Vettel. Lì Hamilton, dominatore di tutte le sessioni di prove, aveva già buttato via la gara con due errori banali. Lewis riesce comunque a limitare i danni chiudendo in sesta posizione, due piazze più avanti rispetto al suo compagno di box che da virtuale leader della classifica mondiale si ritrova a -21 (202 contro 181). Vettel con la vittoria odierna è ora terzo nel mondiale con 160 punti.

Quarto il giovanissimo Verstappen, davanti a un ottimo Fernando Alonso. Quindi, al sesto posto, Hamilton che resta leader del mondiale, e Sainz (Toro Rosso). Nella top ten, dietro a Rosberg, anche Button ed Ericsson. Sfortunato Raikkonen: a lungo in seconda posizione, il finlandese è stato costretto al ritiro per un problema alla power unit. Prossimo appuntamento del Mondiale, il Gran Premio del Belgio in programma il 23 agosto.

LA GARA - L'errato posizionamento sulla piazzola di Felipe Massa dopo il giro di ricognizione porta all'annullamento della procedura di partenza: la gara viene accorciata di un giro, 69 anziché 70. L'inizio della Ferrari è semplicemente strepitoso. Al via, c'è lo scatto bruciante di Vettel: il tedesco supera sulla sinistra le Mercedes di Hamilton e di Rosberg e prende il comando, seguito dalla Rossa di Raikkonen, partito quinto in griglia. La gara si complica ulteriormente per Hamilton che finisce sulla sabbia dopo un contatto con il compagno di scuderia: il britannico rientra in pista in decima posizione.  Davanti Vettel vola sulle ali dell'entusiasmo, mettendo tra sé e Raikkonen già due secondi e più di 4 su Rosberg. Hamilton non ci sta e tira fuori gli artigli per la rimonta: la prima 'vittima' è Massa, che supera dopo un contatto tra le ruote, quindi è Perez a cedergli l'ottava piazza. Dopo il primo balletto di pit stop, Vettel è sempre al comando davanti a Raikkonen, Rosberg e Ricciardo.

Hamilton insegue e con una gran manovra all'esterno si libera anche dell'australiano, prendendosi la quinta poisizione. Nel mirino ora c'è il compagno di scuderia. Intanto Raikkonen sembra accusare qualche problema, ma resta in pista. Le brutte notizie per le Ferrari arrivano al 43° giro: Hulkenberg perde l'alettone e va a sbattere contro le protezioni, fortunatamente nessuna conseguenza fisica per il pilota. Entra la safety car che annulla i vantaggi: i big ne approfittano per rientrare ai box ed è una grossissima occasione per Hamilton. La situazione in questo momento vede la 'sequenza' Vettel, Raikkonen, Rosberg, Hamilton e Ricciardo. Proprio gli ultimi due sono protagonisti di un contatto una volta uscita di pista la safety car: il britannico scivola di due posizioni e deve anche sanzionato con un drive trought per la manovra precedente. Meglio va a Rosberg che, come era nell'aria, supera Raikkonen portandosi al secondo posto e si prepara al duello finale con Vettel per il trionfo. Al 54° giro termina la gara di Raikkonen: il finlandese torna ai box dopo il sorpasso subito da Ricciardo, i meccanici della Ferrari non riescono però a risolvere il problema e al 57° giro è costretto malinconicamente al ritiro quando l'obiettivo podio era a portata di mano. Riparte la rimonta di Hamilton: il britannico fa fuori prima Ericsson e poi Button.  Finale incandescente: nella collisione tra Ricciardo e Rosberg in battaglia per il secondo posto ha la peggio la Mercedes, che ci rimette la gomma posteriore sinistra. L'australiano riporta invece un danno al musetto, ma riesce a tagliare il traguardo alle spalle del compagno di scuderia Kvyat mentre Vettel torna ad assaporare il dolce sapore della vittoria dopo il successo in Malesia. Hamilton chiude sesto, Rosberg solo ottavo. Per una volta, le 'Frecce d'Argento' devono lasciare i riflettori del podio agli altri.