Vargas fa impazzire il Cile. Ora può riconquistare il Napoli

Capocannoniere del torneo con 5 gol, negli ultimi tre anni ha giocato in tre nazioni e due continenti diversi. A Luglio tornerà all'ombra del Vesuvio agli ordini di Sarri

Eduardo Vargas (Afp)

Eduardo Vargas (Afp)

Santiago del Cile, 30 giugno 2015 - L'uomo del giorno, nel Cile finalista in Coppa America, non è la stella del Barcellona Alexis Sancez, né il centrocampista bianconero Arturo Vidal. È, piuttosto, un 'napoletano' vagabondo, che negli ultimi tre anni ha giocato in tre nazioni e due continenti diversi, segnando gol a grappoli sui campi stranieri, ma risultando fumoso negli stadi italiani. È Eduardo Vargas, venticinque anni, nato a Santiago del Cile il 20 novembre 1989, di proprietà del Napoli, che lo ha acqusitato dall'Universidad del Chile nel 2011 per una cifra che, nell'epoca pre-Bale, era considerevole: 13,5 milioni di euro. Soldi che, per quello che aveva dimostrato in quel 2011, li valeva tutti.

Nel novembre 2010 viene nominato miglior giocatore del campionato cileno e guida il suo club alla vittoria del torneo apertura 2011 con 6 gol in 11 partite. L'istituto di statistica sportiva Iffhs lo elegge "giocatore più popolare del continente", mentre 'Edu', come ama essere chiamato, continua a segnare tanti gol, e pesanti. Suo il centro decisivo nella semifinale della Copa Sudamericana e in finale, contro Ldu Quito, segna tre gol in due partite, alzando il primo torneo continentale della storia dell'Universidad del Chile.

Non pago, vince anche il campionato Clausura cileno, segnando nella sua ultima partita in Cile. Arriva secondo nella classifica come giocatore sudamericano dell'anno 2011, piazzandosi dietro Neymar, ma davanti a un'altra grande promessa brasiliana non mantenuta, Ganso. Di lì, poi il nulla. Giunto al San Paolo il 3 gennaio 2012, 'Edu' non vedere la porta come era abituato a fare in Sudamerica. Esordisce in Coppa Italia contro il Cesena, gioca in Champions League contro il Chelsea e vince la Coppa Italia da gregario. Mazzarri lo 'vede' poco, infatti colleziona in tutto 10 presenze in stagione. Il 20 settembre del 2012, il giorno dopo la liquefazione del sangue di San Gennaro, avviene il miracolo: Edu realizza un tripletta in Europa League contro l'Aik Solna. Sembra la svolta della stagione e, invece, quelli rimarranno gli unici gol realizzati. Un anno dopo il suo arrivo a Napoli ritorna in Sudamerica, al Gremio, dove è sempre titolare, timbrando il cartellino 9 volte.

Ritorna a Napoli l'anno dopo, ma non convince Benitez e riparte in direzione Valencia. Anche al Mestalla Edu non riesce a trovare la porta con regolarità, segnando 5 gol in 25 presenze fra campionato ed Europa League. Il 2014 di Vargas inizia con la casacca azzurra sui campi d'allenamento di Castelvolturno: non durerà, il 21 agosto si trasferisce al neopromosso QPR in Inghilterra, infortunandosi gravemente ad aprile del 2015, realizza 3 soli gol in 21 partite. L'infortunio, però, non gli vieta di giocare la Copa America, in casa propria, in quel Cile che l'ha visto giovane fenomeno, più di quel Nino Maravilla, neovincitore della Champions League.

Quattro gol in cinque partite, capocannoniere del torneo. Terminata la Coppa, Edu tornerà a Napoli, dove troverà Maurizio Sarri, uno che ama i calciatori piccoli ed estrosi, basti vedere il lavoro fatto con Tavano e Pucciarelli. Starà a lui dimostrare ora di poter essere protagonista in Italia, anche se non è da escludere che il patron De Laurentiis lo rimetta sul mercato forte della 'vetrina' in Coppa America.