Venerdì 19 Aprile 2024

Van Basten: "Troppo stress, non dormivo più. Tornare al Milan? Mai dire mai..."

In occasione dei suoi 50 anni, l'olandese spiega a SkySport i motivi della sua rinuncia alla panchina dell'Az Alkmaar: "Sentivo troppo la responsabilità. La vita è solo una e vale la pena viverla bene"

Marco Van Basten, assistente di Van den Brom (Ansa)

Marco Van Basten, assistente di Van den Brom (Ansa)

Roma, 21 ottobre 2014 - "In passato ho detto che un giorno avrei allenato il Milan? No, non credo, ma comunque nella vita non si sa mai...". In occasione del suo 50esimo compleanno, Marco Van Basten si racconta ai microfoni di SkySport. L'olandese spiega i motivi che lo hanno portato a rinunciare alla panchina dell'Az Alkmaar scegliendo di restare come vice allenatore: "Ho fatto un passo indietro e devo dire che mi sento meglio, più tranquillo, con meno responsabilità. La vita di un allenatore è abbastanza complicata, difficile, stressante. Un paio di mesi fa ho scelto di fare ancora un mestiere come l'allenatore, ma non come primo, come secondo. Avevo problemi per la responsabilità e per lo stress, non dormivo bene, e da questo sono derivati alcuni problemi fisici, ma senza esagerare, non ho mai avuto problemi veramente, seriamente con il cuore".

Van Basten entra più profondamente nel problema: "Era più il nervosismo, il peso di essere responsabile. E così abbiamo parlato, ho spiegato quelle che sono state le sensazioni che ho avuto e abbiamo concluso che il lavoro il lavoro che faccio è bello, ma ora non lo faccio più come prima, è meglio adesso come secondo. Viviamo tutti una sola volta, cerchiamo di fare almeno una bella vita. Ho trascorso una bella gioventù, oggi sono felice: ho una moglie, tre figli, vivo tranquillo, mi diverto qui con i giocatori. Quindi sono contento".

Quindi, parlando di Milan, spiega così il fallimento di Seedorf: "Sapevo sarebbe stato molto difficile perché è una grande società e per me devi avere un po' di esperienza, non è detto che se sei un buon giocatore diventi subito anche un buon allenatore. E' un'altra disciplina. E lo stesso discorso vale per Inzaghi"