Valentino Rossi, Daniel Pedrosa e Jorge Lorenzo
Bologna, 13 settembre 2016 - Il nuovo (ennesimo) litigio fra Valentino e Lorenzo, con lo spagnolo sempre perfetto nel ruolo di provocatore, ma anche la rincorsa ’scientifica’ al titolo, organizzata da Marquez.
E poi la Ducati: team che continua a soffrire (e a far soffrire) troppo in una stagione che invece doveva vederla protagonista. Il Gp di Misano si è portato dietro questa raffica di spunti. Ed è da qui che si ripartirà, da Aragon in poi, per accompagnare la stagione 2016 alla conclusioni. Punto primo: Rossi, nonostante l’andicap di 43 punti di distacco da Marquez, può ancora puntare al titolo. Alla missione impossibile. La differenza potrebbe farla la condizione (fisica e psicologica) del numero 46 che, a sensazione, pare addirittuta più motivato dello stesso Marquez.
Che Vale possa conquistare il Mondiale lo dicono anche i... bookmakers abbassando la quota a 5.00 (da 7.00) di Rossi versione campione del Mondo. Il litigio con Lorenzo? Uno stimolo in più. Jorge, ormai è chiaro, non sopporta più Valentino, ma il sentimento evidentemente è reciproco. Da qui la voglia di Rossi di chiudere la stagione con uno... ’schiaffo’ sul campo e poi lasciar partire Lorenzo per la Ducati, con un autostima ridotta al minimo.
Già, la Ducati. L’unico lampo vero del 2016 è stato in Austria, poi tanti problemi. Iannone per una ragione, Dovizioso per un’altra hanno spesso fatto intuire buone cose ma senza portare a casa un granchè. Gli ultimi cinque Gp serviranno per il riscatto e per salvare (almeno) l’orgoglio.