Mercoledì 24 Aprile 2024

Papà Rossi: "Marquez è come il mio Vale"

LA NOSTRA INTERVISTA - Parla Graziano Rossi: "Nel 2015 ci divertiremo ammirando questi due fenomeni"

Valentino Rossi con papà Graziano (Radogna)

Valentino Rossi con papà Graziano (Radogna)

Firenze, 17 dicembre 2014 - Scambiandoci due parole, parlandoci il tempo di un caffè (o di un'intervista), si rischia quasi di scambiarlo per il papà di Marquez. Elogi, complimenti, pacche sulle spalle fino al paragone, quello più importante, quello che fa tornare Graziano alla sua dimensione reale. Ovvero il babbo del numero uno assoluto della MotoGp, Valentino Rossi. «Marquez - inizia la chiacchierata con Graziano Rossi - è uno di quei piloti rari. Di quelli come lui ne nascono uno ogni generazione. Uno solo. Marc lascerà un marchio indelebile nella storia del motociclismo».

Le ricorda Valentino, oppure...

«Altro che se mi ricorda Vale. In Marquez rivedo tantissime fotografie di Valentino. Ed entrambi hanno una caratteristica che li rende fuoriclasse assoluti».

Quale?

«Marquez è come Valentino: ci prova sempre. E sempre vuol dire che lo vedi puntare alla vittoria, al risultato, al sorpasso impossibile. Dal primo all'ultimo giro. Dalla prima all'ultima gara».

Marquez è il futuro e Rossi è già la leggenda: è d'accordo?

«Mica tanto. Per me vederli insieme, vederli combattere e inseguirsi è semplicemente un grande spettacolo e sarà così anche il prossimo anno».

Traduzione: la riscossa di Rossi, iniziata nella seconda metà del 2014, dovrà sfociare nella corsa al titolo 2015?

«Alt. Andiamo per ordine. La rinascita di Vale non è iniziata, come sostiene qualcuno, con la tappa al Mugello della scorsa estate. Il riscatto di Rossi parte da molto più lontano, ovvero dall'inizio del Mondiale 2013».

Addirittura?

«Certo. Il suo rilancio è il frutto di un iter molto lungo. Diciamo che Valentino doveva far ripartire una centralina elettronica completamente scarica. E quella centralina era nella sua testa. Doveva ritrovare fiducia, riaccendere qualcosa che si era affievolito».

Tutta colpa di quel passato in Ducati?

«Io adesso guardo avanti e aggiungo che probabilmente questo iter non è finito».

E Valentino nel 2015 ci proverà.

«Credo che nella sua testa, in quella centralina elettronica, Vale abbia due obiettivi: il primo è quello di giocarsela alla pari con Marquez; il secondo di stargli il più vicino possibile».

Ci riuscirà?

«L'ho detto poco fa: secondo me Marc e Vale regaleranno un grandissimo spettacolo nel 2015, anche se bisogna essere obiettivi e ammettere che in questo momento Marquez rimane un passettino avanti».

E nel frattempo la Yamaha dovrà fare il massimo per avvicinarsi alla Honda...

«In Yamaha si è già fatto tantissimo per inseguire i risultati e le prestazioni della rivale. Voglio sbilanciarmi: credo che in questi mesi si farà di tutto per portare la moto allo stesso livello della Honda».

Sia sincero, Marquez partirà favorito anche grazie una moto praticamente perfetta?

«Beh, io l'ho sempre detto e lo ripeto anche oggi: alla Honda sono meravigliosi. Ma la Yamaha c'è, sta arrivando e nel 2015 ho molto fiducia nel team di Valentino».

Graziano, la cosa che gli piace di più di Marquez?

«Ha inventato uno stile tutto suo, un modo di guida unico. Le sue pieghe parlano da sole».

E il più grande pregio di Valentino?

«Ha voglia di vincere come un ragazzino. E non è più un ragazzino. Incredibile».

Già, e tutto merito di quella centralina elettronica (in testa) che Rossi è riuscito a riaccendere.