Giovedì 18 Aprile 2024

Una Juventus molle con Pirlo senza idee: l’Europa è in salita

Dopo la Roma, la Juventus: sotto a chi tocca. A dividere la sorte delle due squadre italiane qualche gol in meno, ma la sostanza non cambia: sempre sconfitta è. Sconfitta amara, pesante, imbarazzante, tanto più che l’Olympiakos di Atene è una squadra appena appena onesta, niente a che vedere con i marziani del Bayern. Eppure in Champions per la Juventus tutti gli ostacoli diventano montagne da scalare, i bianconeri non hanno una caratura internazionale e questo si sapeva, ma dopo un avvio di stagione più che positivo sembrano in un momento di pericolosa involuzione.

I segnali negativi arrivati già dallo stentato pareggio con il Sassuolo in campionato sono sembrati evidentissimi. La manovra dei bianconeri non è più fluida, i movimenti troppo lenti e prevedibili senza l’ispirazione di un Pirlo in netto ritardo di condizione e di idee. Il 3-5-2 rivisto e corretto non funziona più, verticalizzando meno tutto diventa più banale e per gli avversari basta un po’ di pressing per rubare tempo e spazio ai bianconeri.

Allegri ha provato Morata al posto di Llorente e il giovane madridista ha fatto vedere ottime cose, ma tutti tentativi e azioni isolate, il difetto più grave della Juve è proprio questo, non si muove più da squadra, ma si affida ai colpi dei singoli. E in Europa così non si sfonda. Con il forcing finale forse la Juve avrebbe meritato il pareggio, ma la partita è stata comunque brutta. La vittoria dell’Atletico complica le cose, per andare avanti servirà un’altra Juventus.

Serataccia anche per un altro italiano, Cesare Prandelli. Sommerso di reti dal Borussia, il suo Galatasaray è praticamente fuori. E adesso tocca alla pattuglia dell’Europa League. Sulla carta impegni facili, o almeno abbordabili un po’ per tutte le italiane dall’Inter al Napoli, dalla Fiorentina al Torino. Sulla carta, perché i tempi sono comunque grami.