Tutti allo stadio per rispondere alla follia terrorista

L’OMBRA del Male è troppo grande per poterle sfuggire. Il sangue di Parigi e le esplosioni intorno allo Stade de France ricorrono nelle parole di Antonio Conte. Italia-Romania, in scena questa sera a Bologna, più che un’amichevole pre-Europei è un ritorno alla vita, un manifesto contro la paura e la follia dei terroristi. La gente andrà al Dall’Ara per rinforzare il concetto di normalità, per vivere il rito dello sport come antidoto contro le atrocità dell’Isis e i deliri dei fondamentalisti. Lo stesso copione di Wembley, dove Inghilterra e Francia si affronteranno in amichevole, con i tifosi di casa che canteranno in coro la Marsigliese, come gesto di vicinanza e di solidarietà dopo la carneficina di Parigi. La forza del calcio e dello sport sta proprio in questo forte messaggio di vita e l’appello di Conte «non dobbiamo farci sopraffare dalla paura, il male non vincerà» è da sottoscrivere come un precetto laico, una linea di condotta irrinunciabile.

ECCO perché auspichiamo che questa sera il Dall’Ara di Bologna sia popolato e festoso, a dispetto di chi semina terrore e morte. I servizi di sicurezza saranno imponenti, con 200 agenti mobilitati per garantire una serata nel segno dello sport e del ricordo. Sulle maglie della Romania i numeri onoreranno i giovani morti nel rogo della discoteca Colectiv Club del 30 ottobre scorso a Bucarest. Il forte valore simbolico del calcio e la sua capacità di parlare a tutti possono trasmettere il migliore dei messaggi. Stasera poco importa che la Romania sia quattordicesima nel ranking mondiale, che il ct pensi al dopo Europeo o schieri il 3-5-2 invece del 4-4-2. Conta solo esserci, partecipare, spedire un messaggio di pace e solidarietà in mondovisione a quei terrorisiti che volevano usare proprio il calcio come cassa di risonanza delle loro folli imprese.