Calcio: Giovanni Trapattoni (Olycom)
Roma, 26 novembre 2014 - "La Roma ha disputato un ottimo tempo, ma c'è stato qualche piccolo errore e succede che ci siano queste delusioni. Una circostanza maledetta, una cosa che ti mette il morale sotto i piedi, ma la classifica non è completamente persa". Giovanni Trapattoni analizza così il pareggio dei giallorossi in casa del Cska Mosca, con i russi capaci di raggiungere l'1-1 in pieno recupero.
GARCIA, CHE ERRORE - Intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo, il decano degli allenatori italiani fa i complimenti a Garcia: "E' un ragazzo intelligente, ha già avuto belle esperienze internazionali, si è calato subito in un ambiente non facile come Roma. Ha dimostrato equilibrio anche nel dialogo, si è fatto seguire della squadra. Roma è una piazza calda, passionale, Garcia non ha sbagliato nulla sia sotto il profilo comunicativo, sia tattico. E' arrivato a Roma con un ottimo bagaglio di esperienza internazionale, sta facendo benissimo e spero possa ascoltarmi quando dico che, siccome nel calcio ci sono episodi, maledetti, che capitano nel finale, per gestire finali di partita simili a quelli di ieri è necessario spostare il baricentro della squadra qualche metro più avanti. Al tecnico giallorosso, piuttosto, rimprovero una sola frase: io non avrei mai detto: 'Vinceremo il campionato'. Non so se l'abbia fatto per spronare tifosi o squadra, ma in Italia queste dichiarazione sono rischiose".
FUTURO DA CT - "Sono stato contattato dalla Grecia, ma per il momento vogliono tenere uno di loro. Sono sempre in contatto con la Costa d'Avorio. Ho dato disponibilità a 3-4 nazionali, vediamo con chi mi accorderò. Avevo già fatto l'iniezione anti-vaiolo".
DIFENSORI IN CRISI - Trapattoni ha commentato poi all'Ansa le scelte del sindacato internazionale dei calciatori di non inserire alcun italiano nella top 20 per il premio Fifa 2014: "Non rende merito al nostro calcio: lasciar fuori gente un Chiellini o Ranocchia non è giusto. Non è vero che in Italia non ci sono difensori di livello. È vero che stiamo pagando il cambio generazionale, ma certe graduatorie vengono fatte secondo determinati criteri geopolitici. È anche un problema di abitudine e di schemi come la zona".
MANCINI E L'INTER - "Ha preso in mano un gatto non facile da domare, anche per questioni legate al momento che sta vivendo il club. Thohir chiaramente non può spendere i soldi che spendono all'estero, ma mi sembra stia progettando il futuro col nuovo tecnico. Che ha le caratteristiche per far ripartire la squadra nerazzurra".