Martedì 23 Aprile 2024

Tour de France 2017, presentato il percorso

Partenza da Düsseldorf il prossimo 1 luglio e arrivo a Parigi il 23 dello stesso mese. Nel mezzo tanta (ma non troppa salita), tra Vosgi, Jura, Pirenei, Massiccio Centrale e Alpi, e appena 36 km a cronometro.

Il percorso del Tour de France 2017 (letour.fr)

Il percorso del Tour de France 2017 (letour.fr)

Parigi, 18 ottobre 2016 – Il Palazzo dei Congressi di Parigi è stato questa mattina il teatro della presentazione del percorso della 104ª edizione del Tour de France, che avrà luogo dall’1 al 23 luglio prossimi sulle strade di Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo. Alla presenza di Christian Prudhomme, direttore del Tour de France da ormai dieci anni, e di molti dei protagonisti della Grande Boucle, passati – primo fra tutti Bernhard Hinault, omaggiato a inizio cerimonia dopo l’addio annunciato al Tour nei mesi scorsi – presenti e futuri: dal campione in carica Chris Froome alle due grandi speranze francesi Romain Bardet e Thibaut Pinot (seduti l’uno a fianco dell’altro, nonostante la forte rivalità che li separa), dalla maglia bianca 2016 Adam Yates a Thomas Voeckler, che con il prossimo Tour concluderà la propria carriera, passando per Richie Porte, Tony Gallopin, Dan Martin e Nacer Bouhanni (fresco di delusione mondiale), solo per citarne alcuni. Tutti hanno assistito con attenzione alla presentazione del percorso della prossima edizione e tutti, assai probabilmente, avranno trovato almeno una tappa a cui puntare. Come da tradizione recente, comunque, il Tour de France 2017 sarà una corsa prevalentemente dedicata agli scalatori: gli arrivi in salita saranno appena tre (e tra poco andremo a vederli), ma non saranno più di 36 (sui 3516 totali) i chilometri a cronometro. I primi 13 saranno percorsi a Düsseldorf, capitale della Renania Settentrionale-Vestfalia che ospitarà la Grand Depart il primo luglio prossimo, a trent’anni esatti da quella che nel 1987 vide protagonista Berlino. Gli ultimi 23, in programma alla vigilia della consueta conclusione sui Campi Elisi, vedranno come palcoscenico la città di Marsiglia, capitale europea dello sport 2017, con un tracciato davvero suggestivo, la cui partenza sarà fissata all’interno del Velodrome Orange, il vecchio stadio Velodrome rinnovato negli ultimi anni. Nel mezzo, tanta salita, attraverso tutte le cinque catene montuose del territorio francese. Si partirà dai Vosgi, che già alla quinta tappa ospiteranno il primo arrivo in salita alla Planche des Belles Filles, alla terza apparizione nelle ultime sei edizioni dopo le vittorie di Froome nel 2012 e di Nibali nel 2014. Prima, il Tour attraverserà il Belgio, con un arrivo a Liegi tutto da scoprire, e il Lussemburgo, che il Tour de France omaggerà nell’anno del centenario della federazione ciclistica del Granducato con due tappe, la terza con arrivo (in Francia) sullo strappo di Longwy, e la quarta, che partirà Mordof-les-Bains, la città dei fratelli Schleck. Dopo, la Grande Boucle toccherà il massiccio del Jura, con due tappe davvero impegnative; sarà in particolare la nona, con arrivo a Chambery, quella più impegnativa: 4200 metri di dislivello spalmati su 181 km in cui verranno affrontati il Grand Colombier dal versante più duro (ancora inedito) di Virieu-le-Petit, in cui le pendenze arrivano a toccare il 22%, e il Mont du Chat, un’ascesa di quasi 9 km al 10% di media. La tappa regina della corsa, dunque, arriverà al termine della prima settimana. Dopo lo Jura e un paio di tappe teoricamente appannaggio dei velocisti (vento permettendo), il Tour incontrerà i Pirenei, che saranno teatro di due tappe estramamente eterogenee: la dodicesima, con arrivo in salita all’altiporto di Peyragudes al termine di 214 km che comprenderanno, oltre all’ascesa finale, anche quella al Port de Bales, e la tredicesima, da Saint-Girons a Foix, di appena 100 km; in quella che (cronometro a parte) sarà la tappa più breve degli ultimi trent'anni di Tour, i corridori affronteranno in rapida successione un trio di salite brevi ma ripide e poco conosciute ai protagonisti del Tour de France, per la gioia dei tanti tifosi che sicuramente affolleranno le strade dei Pirenei nel giorno della Festa nazionale francese. Dopo un paio di tappe miste tra le salite e il vento del Massiccio Centrale, la Grande Boucle giungerà sulle Alpi, per una due giorni all’insegna di tradizione, mito e innovazione. Il Col du Galibier (affrontato dal versante più duro, quello di Valloire) sarà il gigante della 17ª tappa, con arrivo a Serre-Chevalier, mentre la diciottesima frazione sarà quella del primo arrivo del Tour de France sul Col de l’Izoard, a 2360 metri di altitudine. In questa storica giornata, l’ultima vera occasione a disposizione degli scalatori per far saltare la classifica prima della crono di Marsiglia (ma lo spazio potrebbe non essere sufficiente, visto che prima dell'Izoard si scalerà solamente il Col du Vars), si disputerà anche La Course by Le Tour de France, la corsa di un giorno che nelle ultime due stagioni ha visto protagoniste le migliori cicliste al mondo sui Campi Elisi. Un gran finale che forse arriva troppo presto, alla vigilia di una tre giorni che rischia di essere troppo piatta e noiosa, specie in caso di classifica già delineata. Anche la crono di Marsiglia, a cui abbiamo già accennato in precedenza, rischia di essere troppo breve e tecnica per permettere ai corridori di fare grosse differenze, al termine di tre settimane che nel complesso dovrebbero rivelarsi sì dure, ma non disumane. Questo rischia di essere il più grosso errore commesso da Prudhomme e dagli organizzatori nel disegno di un percorso comunque intrigante, che si concluderà come da tradizione a Parigi, sui Campi Elisi; anche qui, comunque, ci sarà spazio per un’intrigante novità, il suggestivo passaggio del gruppo all’interno del Grand Palais di Parigi.