Tavecchio, il calcio si interroga. La Fiorentina ritira il sostegno

Ancora polemiche sul favorito candidato alla presidenza Figc. I viola ritirano il loro sostegno, la Sampdoria ci pensa. Anche Renzi attacca: "Parole inqualificabili". Albertini può tornare in corsa

Mario Cognigni, presidente della Fiorentina (Germogli)

Mario Cognigni, presidente della Fiorentina (Germogli)

Roma, 27 luglio 2014 - Carlo Tavecchio rischia di vedere sfumare la possibilità di diventare il numero uno del calcio italiano. Contro il favorito (almeno fino a ieri) candidato alla presidenza della Figc non si placano le polemiche per la gaffe a sfondo razzista pronunciata durante l'assemblea della Lega Dilettanti ("In serie A gioca chi mangiava banane"). Così, dopo politici e calciatori (rappresentati da Damiano Tommasi), è la volta dei club che la scorsa settimana hanno ratificato in blocco il sostegno alla candidatura del 71enne dirigente (contrarie solo Roma e Juventus, pro Albertini, unico sfidante).

Alla fronta si sono adesso aggiunte Sampdoria e Fiorentina che, per bocca del suo presidente, Mario Cognigni, ha annunciato l'intenzione di ritirare il sostegno a Tavecchio: "La Fiorentina, fedele ai propri valori etici e civili, alla luce della recente affermazione del signor Tavecchio, ritiene non più sostenibile la sua candidatura". 

 Insomma la corsa all'elezione parte ufficialmente ora con il programma depositato anche dallo sfidante Demetrio Albertini, ma resta alta la polemica. Una vicenda che ha visto anche il commento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi che ha definito "inqualificabile" l'espressione sugli stranieri usata da Tavecchio: "Un clamoroso autogol".