Mercoledì 24 Aprile 2024

Tavecchio: "Via i mercanti dal tempio. Conte? Rinvio a giudizio non è condanna"

Così il presidente della Figc dopo il vertice con Palazzi sul caso Catania. Sulla posizione del ct, coinvolto nell'inchiesta di Cremona: "Resta al suo posto, In Italia garanzie per tutti"

Il presidente Tavecchio con il procuratore federale Palazzi (Lapresse)

Il presidente Tavecchio con il procuratore federale Palazzi (Lapresse)

Roma, 30 giugno 2015 - "Dobbiamo scacciare tutti i mercanti dal tempio. Questa è la cosa più importante che ha in mente la Figc". Lo dice il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, aprendo la conferenza per fare il punto sulle vicende di calcioscommesse insieme al procuratore Stefano Palazzi nella sede Figc di Via Allegri. Presente anche Andrea Abodi, presidente della Lega B.

"Il presidente federale si avvarrà di tutte le prerogative per velocizzare l'espletamento delle procedure processuali nel rispetto dei tempi del campionato - ha aggiunto il numero 1 della Figc commentando i recenti scandali relativi all'inchiesta di Catania - Esprimo tutta la mia fiducia e solidarietà al procuratore federale Palazzi che ha davanti un'altra estate tremenda. I nostro sono organi di giustizia che hanno lo stile del volontariato. Questa conferenza stampa rientra nel quadro di apertura del Palazzo, cosa che non è sempre stata fatta".

CASO CONTE - Tavecchio ha accennato anche al probabile rinvio a giudizio di Antonio Conte per il filone scommesse di Cremona: "In questo Paese abbiamo le garanzie per tutti, anche per Conte. Il rinvio a giudizio non è una condanna. Ipotesi dimissioni? Ho parlato con lui questa mattina, resta al suo posto rispettando il contratto".

PALAZZI ACQUISISCE GLI ATTI DI CATANIA - Il pm Palazzi riceverà in giornata dalla Procura di Catania il fascicolo con gli atti di indagine sul caso del club etneo per allestire da subito l'indagine sportiva: "In due mesi circa i giudici di Catania sono riusciti a portare l'indagine in un punto così avanzato che ci consentirà di fare chiarezza sui nostri tesserati". Palazzi ha quindi precisato di aver già acquisito anche "gli atti relativi a Savona-Teramo e con la procura di Catanzaro abbiamo già concordato le audizioni. Noi procederemo nel tempo più spedito possibile, cercheremo di fare una lotta contro il tempo". L'obietivo è riuscire a concludere i processi sportivi in tempo per stilare i calendari. "Da appassionato di questo sport posso dire che sono né sorpreso né rassegnato, ma addolorato, perché questi sono fatti molto gravi. Allo stesso tempo, per far sì che questo sport diventi sempre più bello e rispettoso delle regole, bisogna prendere atto che grazie all'appoggio che abbiamo avuto dal governo con la modifica delle regole sulla frode in manifestazione sportiva sono state possibili queste indagini. Questo dimostra l'importanza di fare quadrato, di fare squadra".

ABODI RIBADISCE: "PRONTI A FAR SLITTARE I CAMPIONATI" - "Siamo pronti a confermare la data come a rinviare, vogliamo iniziare puliti". Il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, ribadisce la sua disponibilità a far slittare l'inizio dei prossimi campionati. "È nostro costume fare un passo avanti e non passo un indietro. Nei momenti di difficoltà chiariamo all'opinione pubblica la prospettiva sulla quale stiamo lavorando. E Palazzi rappresenta per noi la massima garanzia. L'opinione pubblica deve potersi specchiare nel nostro campionato dopo decisioni inequivocabili che ci consentano di dire che chi ha sbagliato è uscito dal sistema".

MALAGO': "SITUAZIONE INCANDESCENTE" - Sulle nuove inchieste che hanno travolto il calcio italiano è intervenuto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Mi sembra che dalla Lega Dilettanti alla Lega Pro ed alla Lega B, e mi dispiace per il presidente Abodi che ovviamente è vittima di tutta questa vicenda, purtroppo c'è una situazione che sta diventando incandescente. Come Coni daremo massima disponibilità a supportare in termini di velocità della pratica perché non ci devono essere alibi in questo senso. E' chiaro che se questo non dovesse avvenire è a rischio la partenza dei campionati e l'iscrizione delle squadre: questa è una cosa che il Comitato Olimpico non può accettare".