Diego Simeone (Ansa)
Madrid, 30 settembre 2014 - "E' come una finale". Diego Simeone non usa mezzi termini per definire l'importanza della partita di mercol sera con la Juventus, e anche se si tratta soltanto del secondo match della fase a gironi, l'Atletico Madrid - battuto all'esordio dall'Olympiacos in terra greca - non può permettersi altri passi falsi. "E' una finale come lo sarà la partita con il Valencia in campionato e come lo saranno tutte le successive - aggiunge il tecnico dei 'colchoneros' - La Juventus? E' molto forte, sta facendo un inizio di stagione spettacolare. E poi è sempre stata competitiva, una rivale che ti mette sempre in difficoltà, rapida, con buona tecnica. Ci servirà una prestazione di altissimo livello".
Occhi puntati specialmente su Carlos Tevez: "Sappiamo che è un giocatore straordinario, si muove molto tra le due linee svariando, nel gioco corto è molto difficile da controllare - sottolinea il Cholo, che tornerà in panchina dopo aver scontato la squalifica - Non dovremo lasciarlo pensare e non fargli arrivare palloni".
Poche parole sul possibile impiego di Cerci, che sente aria di derby ("E' una possibilità perché fa parte della rosa"), e su chi sarà compagno in attacco di Mandzukic: "Tutte le partite non sono uguali: può giocare Raul, Jimenez, Griezmann, Cerci...Abbiamo giocatori con differenti caratteristiche che possono fare bene".
Concorda Diego Godin, l'ultimo ad aver 'bucato' Gigi Buffon (segnò il decisivo gol in Uruguay-Italia ai Mondiali): "Siamo abituati a giocare partite come queste ogni weekend. Giochiamo in casa davanti alla nostra gente, daremo tutto per cercare di vincere". Il ritorno di Simeone in panchina "si nota. Quando è vicino ti trasmette qualcosa che non ti arriva se sta in tribuna", spiega il centrale uruguaiano. "Buffon? Non credo sia preoccupato all'idea di affrontarmi. La Juventus sta dimostrando una grande qualità, ovvero la solidità difensiva, ma al contempo ha molte armi in attacco", conclude Godin.