Giovedì 25 Aprile 2024

Sereni, abusi su figlia minorenne. L'ex portiere condannato a 3 anni e mezzo

L'ex numero uno di Lazio, Sampdoria e Torino era stato accusato dalla moglie: "Sono sconvolto, ho perso la fiducia nella giustizia"

Matteo Sereni (Alive)

Matteo Sereni (Alive)

Torino, 30 giugno 2015 - Matteo Sereni, ex portiere di Torino, Lazio e Sampdoria, è stato condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione, oltre alla perdita della patria potestà. Il processo con rito abbreviato contro l'ex calciatore, accusato dalla ex moglie, Silvia Cantoro, di abusi su minori si è concluso stamane a Tempio Pausania. Il Gup, Marco Contu, ha condannato Sereni per fatti che sarebbero stati commessi in una villa in Costa Smeralda nell'estate del 2009.

"Sono sconvolto, ho perso ogni fiducia nella giustizia - ha dichiarato l'ex portiere - L'unica cosa che mi mantiene vivo è sapere che i miei figli conoscono la verità". "Si tratta di una sentenza gravemente ingiusta che ci ha molto sorpreso e che certamente appelleremo. La condanna riguarda un processo nel quale la denuncia proviene dalla ex moglie di Matteo Sereni nel corso di una asperrima separazione coniugale ed in cui persino la bambina, più volte registrata dalla madre, ha successivamente ammesso che le accuse al padre non erano vere", spiegano gli avvocati Michele Galasso, Giacomo Francini e Giampaolo Murrighile.

Di altro avviso i legali di Silvia Cantoro, ex moglie e procuratrice legale del calciatore. "In rappresentanza dei minori ribadiscono che la giustizia fatta con la sentenza non potrà mai ripagare i minori degli eventuali danni psicologici subiti per le condotte delittuose accertate", commenta l'avvocato Daniele Galloppa.