Mercoledì 24 Aprile 2024

Schumacher, sempre meno speranze. Montezemolo: "Non ho buone notizie"

Montezemolo: "Sono costantemente informato su Michael, non ho buone notizie"

Luca di Montezemolo con Michael Schumacher (Ansa)

Luca di Montezemolo con Michael Schumacher (Ansa)

Milano, 4 febbraio 2016 - Ormai si sta spegnendo anche l'ultima speranza. Venticinque mesi dopo il terribile incidente sulle nevi dell'Alta Savoia, nessuno più crede che Michael Schumacher possa tornare ad una esistenza normale. La prospettiva di una estenuante agonia, fatalmente destinata a sfociare in un dolorosissimo epilogo, accompagna anche chi ha sempre avuto, con il Campionissimo della Formula Uno, una relazione speciale. "Sono costantemente aggiornato sulle condizioni di salute di Michael e purtroppo le notizie che ricevo non sono buone": così si è espresso Luca Cordero di Montezemolo, che fu presidente della Ferrari negli anni in cui il tedesco collezionava vittorie (ben 72, con la Rossa) e titoli iridati (cinque consecutivi, con la casa di Maranello). Dopo l'incidente sciistico del dicembre 2014, Montezemolo non ha mai visitato l'infermo. Si è attenuto alla richiesta di privacy avanzata dalla famiglia.

A casa Schumacher (un castello, per la precisione) hanno libero accesso pochissime persone. I medici e i paramedici che si occupano delle terapie. L'ex generale manager della Rossa, il francese Jean Todt. L'inglese Ross Brawn, che in qualità di direttore tecnico ha lavorato con Michael in Benetton, in Ferrari e in Mercedes. E Luca Badoer, l'ex pilota che era collaudatore del Cavallino, diventato amicissimo del tedesco. Tutti sono vincolati al silenzio. Non parlano nemmeno la moglie Corinna, il fratello Ralf e i figli Gina Maria e Mick. I ragazzi sono da tempo tornati alle attività 'normali', vanno a scuola, il maschio corre in macchina nelle categorie minori, la sorella si dedica, come la madre, all'equitazione.