Giovedì 18 Aprile 2024

Roma, per Monchi si aspetta solo l'ufficialità

Carboni: "Monchi? Dovrà essere capace di resistere alle pressioni romane"

Monchi (La Presse)

Monchi (La Presse)

Roma, 30 marzo 2017. La dirigenza giallorossa sta utilizzando questi giorni di stop del campionato per prepararsi alla prossima stagione. Prima di tutto sta cercando di sciogliere il "nodo Monchi". Il direttore sportivo del Siviglia, ai ferri corti con la squadra spagnola, sarebbe ad un passo dallo stringere un accordo con i capitolini. José Castro, presidente del Siviglia, nel corso di un'intervista a Cadena Ser ha provato a nicchiare circa le voci sul futuro del suo manager. "Non so di che parlate, chiedetelo a lui se va via o meno, io non so nulla" – ha dichiarato il patron del Siviglia - "So solo che Monchi oggi è al Siviglia e spero ci resti anche l’anno prossimo. Ad oggi è il direttore sportivo del Siviglia, non posso dire altro”. Triste per il prossimo addio di Monchi anche Clement Lenglet, difensore degli spagnoli, arrivato al Siviglia proprio grazie Monchi. “La sua partenza sarebbe una perdita colossale per Siviglia perché è uno dei migliori al mondo" - ha detto il centrale francese ai microfoni di "Footmercato" - "Si dovrebbe fare il possibile per evitarlo perché uno come lui non dovrebbe mai andare via, sarà difficile da sostituire. Ma c’è anche una grande squadra dietro Monchi. Persone pronte a prenderne il posto, anche se Monchi è il numero uno. Sono il simbolo del Siviglia. Vedere qualcuno di loro lasciare il club sarebbe una perdita".

CARBONI: "MONCHI? DOVRÀ ESSERE CAPACE DI RESISTERE ALLE PRESSIONI ROMANE". Se a Siviglia ne parlano già come passato, per la Roma rappresenta un futuro auspicabile. Amedeo Carboni , ex difensore della Roma, è stato intervistato dalla trasmissione “Te la do io Tokio“, su Centro Suono Sport, ed ha parlato, tra le altre cose, del walzer di direttori sportivi. "Monchi si dovrà adattare perché le pressioni che ci sono a Roma a Siviglia non esistono, quindi non so se potrà lavorare con calma" - ha detto Carboni evocando il tanto temuto "ambiente romano" - "Non è detto che chi ha più soldi vince, si hanno solamente più possibilità. La Roma è un club importante: se un calciatore vuole trasferirsi ma non è né da Barcellona e né da Real Madrid prende di sicuro in considerazione i giallorossi, per intenderci. Noi italiani vogliamo vincere subito, invece gli americani no, fanno con calma e cercano di progettare a lungo termine. Monchi è una persona brillante e quindi si renderà subito conto dell’ambiente. La grande differenza tra i club italiani e i top club europei è che i loro scarti nel nostro campionato sono fortissimi, come Tevez e Dzeko che erano panchinari nel Manchester City ed Higuin che non giocava mai nel Real Madrid".