Giovedì 18 Aprile 2024

De Rossi: peccato non aver vinto abbastanza con la Roma

Monchi in arrivo a Roma, ieri incontro a Londra con Pallotta e Baldissoni

Daniele De Rossi (La Presse)

Daniele De Rossi (La Presse)

Roma, 28 marzo 2017. Sono in arrivo grandi novità in casa Roma. Ieri c'è stato un incontro tra il DS del Siviglia Monchi, il Presidente della Roma James Pallotta, il DG Mauro Baldissoni, l'attuale DS della Roma Massara e Franco Baldini, in veste di consigliere della società giallorossa. L'incontro ha avuto come argomento l'arrivo del manager spagnolo nella Capitale. Prima del suo ingaggio, però, ci sono diversi nodi da sciogliere. Il primo e più importante è il rinnovo del contratto di Luciano Spalletti così come dei big della rosa. Al tavolo di confronto si è parlato anche del mercato in entrata in vista della prossima stagione. L'unica certezza è la permanenza di Massara all’interno dello staff giallorosso, che resterà in qualità di primo collaboratore di Monchi. Nel caso in cui Spalletti dovesse lasciare Roma in cima alla lista dei desideri della società capitolina c'è Emery, il che permetterebbe la riedizione di una coppia di successo.

DE ROSSI: "LA MIA STORIA IN NAZIONALE È STATA EMOZIONANTE". Ieri pomeriggio Daniele De Rossi ha partecipato alla conferenza stampa insieme al ct della nazionale Giampiero Ventura. Il centrocampista giallorosso domani arriverà a quota 112 presenze con la Nazionale, raggiungendo Dino Zoff e festeggerà l'importante traguardo con la fascia di Capitano al braccio. "Sono cose che non mi lasciano indifferente neanche a 34 anni, neanche quando hai fatto l’abitudine a certi livelli. Parliamo di Paolo Rossi e Dino Zoff" - dice De Rossi - "La mia storia in Nazionale è stata emozionante. Quando sarò più vecchio ripenserò a queste tappe, sarò ancora più felice ed orgoglioso. Ho già messo nel cassetto dei ricordi un mondiale vinto ma ho ancora il sogno di vincerne un altro. Sono felice ma vado avanti, dopo 112 c’è 113, nessuno da superare". Il numero 16 non ha mancato di parlare anche della sua squadra del cuore. "Vivo bene la mia permanenza alla Roma. Quando ho fatto la scelta, anche se ero giovane e l’ho dovuta poi riconfermare, l’ho fatta per un motivo ed ero consapevole che professionalmente forse non era la cosa migliore" - dice De Rossi rammaricato per non aver vinto quanto avrebbe potuto - "Questo lo sapevamo tutti, dispiace perché ci siamo andati vicino tante volte e quando succede così significa che sei ancora molto lontano. Nessun rimpianto, quello viene quando sei a casa sul divano a guardare una finale di Champions o qualche altro grande match europeo e dici ‘peccato non aver mai giocato una partita così’. Tutto qui, le soddisfazioni da quel punto di vista le ho vissute con l’Italia, ma qualche serata di gloria l’ho vissuta anche con la Roma".